La guerra in Ucraina prosegue senza tregua e registra un nuovo terribile attacco contro i civili a Kremenchuk, nell’oblast di Poltava, regione centrale del Paese. Colpito il centro commerciale Amstor, nei pressi della stazione ferroviaria della città, completamente raso al suolo da un attacco missilistico che ha fatto registrare anche parecchie vittime. Durissima la reazione delle istituzioni ucraine:
“L’attacco missilistico russo contro un centro commerciale di Kremenchuk con migliaia di persone all’interno è un altro crimine di guerra russo, un crimine contro l’umanità. Un chiaro e cinico atto di terrore contro la popolazione civile. La Russia è uno stato terrorista”.
Dmytro Lunin, governatore dell’oblast di Poltava
Il sindaco di Kremenchuk si è invece così espresso.
“I cadaveri sono ancora sotto le macerie. Gli occupanti non hanno intenzione di seppellirli. La situazione in città è molto difficile. Salvate voi stessi e i vostri cari”.
Sindaco di Kremenchuk Petro Andryushchenko
Raid missilistico a Kremenchuk, domate le fiamme dai soccorritori
Non si placa la furia militare in Ucraina come dimostra l’attacco missilistico che ha completamente distrutto il centro commerciale Amstor a Kremenchuk, comune sul fiume Dnepr nell’oblast centrale di Poltava. Il luogo dell’attacco si trova nei pressi della stazione ferroviaria, vale a dire nell’area più frequentata della città, specialmente in orario pomeridiano. Le prime notizie sono giunte intorno alle 16 ora italiana (le 18 a Kiev) e il bilancio provvisorio parla di due vittime. Prosegue il lavoro di medici e soccorritori per fare il possibile.
Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente, è il primo a parlare espressamente di vittime alla Bbc, sottolineando che si tratta di un valore parziale. Almeno 20 i feriti, di cui 9 in gravi condizioni:
“Stiamo facendo ogni tipo di sforzo per aiutare le persone all’evacuazione immediata. Mandiamo ambulanze sul posto, prepariamo gli ospedali da campo per l’accoglienza dei feriti. Per domare le fiamme abbiamo coinvolto anche i soccorritori provenienti dalla vicina Dnipro”.
Sono i filmati che scorrono sui social network, in particolare Telegram, a documentare la portata del raid. Dal durante al dopo, dalle urla in fuga della gente assiepata dentro l’edificio fino a una coltre di fumo e bruciatura una volta che i vigili del fuoco hanno spento l’incendio. L’area di Kremenchuk era già stata precedentemente esplorata dalle autorità russa che da un mese stanno assediando con insistenza la regione di Dnipropetrovsk.
Il commento di Zelensky: “I russi vogliono toglierci ogni parvenza di normalità”
Anche dal canale Telegram del presidente Volodymyr Zelensky arriva una netta condanna sull’episodio:
“L’obiettivo non costituiva alcun pericolo per l’esercito russo e non aveva nessun valore strategico. Era soltanto un punto di ritrovo dove si cercava di conservare un minimo di normalità, ma evidentemente ai russi non era gradito che gli ucraini riprendessero in mano le loro vite”
Intanto, a distanza di circa un mese dalla caduta, Mariupol continua a riscoprire ogni giorno gli orrori della devastazione russa. E’ stata infatti rinvenuta una nuova fossa contenente un centinaio di cadaveri, l’ennesima scoperta di una città fantasma che si trova a fare i conti con un passato da dimenticare e un futuro incerto.