Non c’è Wimbledon senza Roger Federer verrebbe da dire e invece quest’anno il più prestigioso torneo di tennis non avrà tra i partecipanti il re svizzero. Proprio il sette volte campione ha voluto commentare la sua assenza che non era una sorpresa visti i suoi problemi fisici.
Nel giorno inaugurale di Wimbledon, Federer ha così voluto raccontare le emozioni che lo legano al Centre Court di Church Road e per farlo ha utilizzato queste parole:
Per me è davvero difficile paragonare il campo centrale di Wimbledon con qualsiasi altro grande luogo di ogni altro sport. Nei grandi stadi, come quelli del calcio o della NFL, non riesci a vedere il pubblico in volto e scoprirne i dettagli, ma nel tennis tutto diventa più familiare e personale. Wimbledon è il perfetto equilibrio tra la dimensione dello stadio e com’è costruito. L’atmosfera è sempre speciale, il centrale è sempre pieno e riesci a percepire l’entusiasmo della gente. Loro sanno quando applaudire, quando tifare, quando gridare, quando innervosirti o quando incitarti in modo che tu possa andare oltre i tuoi limiti. Penso che sia meraviglioso scendere in campo in mezzo a quella folla.
Roger Federer racconta i motivi della rinuncia a Wimbledon
Non che fosse un mistero, come già detto, ma per Roger Federer è servito ancora una volta dover raccontare cosa significhi per lui la rinuncia al “suo” torneo. Restare fuori da Wimbledon è una vera e propria sofferenza soprattutto per chi dal 1999 ad oggi, Roger non aveva mai saltato un appuntamento.
Ecco il suo commento a riguardo:
Quando ho potuto ho sempre giocato il torneo, tranne per l’emergenza sanitaria del 2020. Forse, con il senno di poi, non ero in condizione di giocare un anno fa. Ho provato a scendere in campo anche se avevo un ginocchio dolorante. Questo è il primo anno che non sono a Wimbledon e, ancora una volta, è colpa del mio ginocchio non al meglio. Sono triste per questa assenza, ma proverò a superare questo momento.
Insomma, l’assenza del Re si sentirà sicuramente ma il pubblico di Wimbledon saprà senza dubbio ricordare le grandi imprese dello svizzero e saprà aspettarlo il prossimo anno.