Una vera e propria emergenza caldo. Oggi, aprendo la porta di casa, gli italiani si sono dovuti fermare un istante. Un caldo tirannico, come qualcuno ha definito nei giorni scorsi, sta attanagliando l’Italia da cima a fondo, con Caronte che imperversa e che porta il nostro Paese a punte di circa 40°. I famosi 40° all’ombra, qualcuno direbbe, ma che ormai nella Penisola si toccano da tempo. Tutto ciò avrà delle conseguenze non solo dal punto di vista della qualità della vita, ma anche per quanto riguarda la gestione degli impianti idrici, il rapporto tra clima e uomo e le temperature dei nostri mari. Da tempo, infatti, la morsa del caldo sta distruggendo l’Italia e l’acqua del Tirreno, dell’Adriatico e dello Ionio sta diventando sempre più calda.

I mari italiani sono in balia di un’ondata di calore. E’ quanto emerge da un monitoraggio del Centro Mediterraneo sul Cambiamento Climatico, che sottolinea come le temperature delle acque nel mar Ligure e del golfo di Taranto siano 5 gradi più alte della media del periodo. L’anomalia interessa ampi settori del Mediterraneo occidentale e centrale. Per quanto riguarda l’Italia, i primi segnali risalgono addirittura all’inizio di maggio. Infatti il 10 maggio le temperature del mare erano già 4°C sopra la norma del periodo 1985-2005, con picchi in superficie anche di 23 gradi.

Emergenza caldo, l’allarme di Coldiretti: “temperature fuori dalla norma”

Da tempo, sin dai primi di maggio, Coldiretti aveva annunciato che non sarebbe stata un’estate facile da un punto di vista delle temperature. Il caldo asfissiante non sta mettendo in ginocchio solo le persone, ma anche i raccolti e i fiumi, come il Po. Addirittura sui social sta circolando il video di una persona che, sfruttando l’acqua bassa del fiume, si è messa a camminare sopra le acque ingiallite dello stesso Po. Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti, ha parlato di “temperature fuori dalla norma” e di “difficoltà di gestire la siccità per i fiumi e i laghi”.

“Il problema non è solo la siccità ma un mix di elementi. Stiamo avendo temperature più elevate della media stagionale e dobbiamo ancora affrontare l’estate. A questo vanno aggiunte le poche piogge che nei casi hanno portato anche a calamità e a disastri e danni. Tutto questo poteva essere previsto, la Coldiretti già nel 2018 aveva proposto un piano “Laghetti” che mira a fare in modo che quando piove non venga lasciata al mare.”