Non c’è pace per Lewis Hamilton che secondo Ecclestone potrebbe lasciare la Mercedes (e forse la Formula 1) anche perché spinto da Toto Wolff. Uno scenario finora del tutto imprevisto dal momento che finora il Team Principal della casa tedesca ha sempre difeso il 44; diversa è invece l’opinione dell’ex capo del Circus secondo cui Toto sarebbe ormai “stanco” del pilota inglese e preferirebbe il suo ritiro.

Nulla di ufficiale naturalmente ma senza dubbio il rendimento di quest’anno di Lewis unitamente alle prestazioni molto convincenti di George Russell hanno acceso i riflettori sul futuro di Hamilton. Proprio di questi temi ha parlato Bernie Ecclestone che si è espresso, nel suo modo colorito, così:

Non pensavo che [Russell] fosse così bravo, ma ha fatto un ottimo lavoro, sono sorpreso. O forse Lewis ha fatto un cattivo lavoro? Direi tutte e due le cose. Toto è un po’ stufo di Lewis. Non credo che ci stia provando davvero. Mettiamola in un altro modo: Lewis non sembra preoccupato di perdere.

Proprio sul rapporto tra i due poi, Ecclestone ha continuato:

Non penso che stia aiutando attivamente George. Penso che non stia facendo nulla. Non penso che gli interessi troppo. Non è pronto a fare lo sforzo che serve per vincere.

Hamilton-Wolff: la possibile trattativa di Ecclestone

Dunque pare che in realtà sotto la quiete in Mercedes si nascondi una vera e propria tempesta tra Hamilton e Toto. Almeno queste sono le considerazioni di Ecclestone che comunque vanno prese con le pinze; l’ex boss del Circus ha tra l’altro rincarato la dose provando ad immaginare una possibile trattativa tra le parti. Ecco la sua idea:

Lewis potrebbe ‘vendere’ la sua posizione a Toto; potrebbe dire una cosa del genere: “questo è quanto prendo, io mi ritiro e ricevo la metà di quello che prenderei”. Toto potrebbe fare una delle sue magie, offrendo a qualcun altro meno soldi e tenendosi così 20 milioni di sterline.

Insomma, poca concretezza ma di certo quello che va chiarito è il destino delle parti anche perché sebbene Hamilton non stia dando il massimo – probabilmente – è anche vero che la Mercedes quest’anno non è mai stata all’altezza delle rivali.