Pata Negra le parole di Parodi. Pata Negra è un prosciutto di origini spagnole utilizzato come ingrediente sulle pizze cucinate nei locali dell’imprenditore Flavio Briatore. Infatti, la pizza con il famoso salume viene venduta a 65 euro. Il nuovo capitolo della saga che da giorni ruota attorno alla pizzeria di Flavio Briatore arriva da Roberto Parodi, che mette nel mirino l’imprenditore.
Pata Negra le parole di Parodi sul Crazy pizza di Briatore
Il fratello di Cristina Parodi, Roberto Parodi, scrittore e giornalista, con una clip pubblicata sui social, fa a pezzi il Crazy Pizza di Briatore e soprattutto la pizza al pata negra che tanto ha fatto discutere in queste settimane:
“Mi vedo costretto a espriere il mio parare su ’sta pizza con il Pata Negra che ha sortito una bufera di commenti: e il costo e il prezzo… Quanto deve costare una pizza…Non è questo il punto. Il punto è che una pizza con il Pata Negra non-si-fa. Non è che se un cibo costa tanto lo posso sbattere dappertutto. Questa pizza è l’apoteosi della burinata. Piuttosto la dice lunga sul pubblico a cui si rivolge Briatore”.
Nel corso del video pubblicato su Instagram, Parodi ha poi elencato le caratteristiche del Pata Negra, evidenziando come utilizzandolo sulla pizza faccia correre il rischio di rovinare tutte le sue proprietà: “Jamon Iberico Pata Negra Bellota etichetta nera: una storia millenaria che ti impone di gustarlo con rispetto e alla giusta temperatura, apprezzandone il grasso con quel tenue aroma di ghianda. Aromi delicatissimi. E tu me lo butti sulla pizza? Ho un suggerimento: mettigli un po’ di beluga, 40 euro”.
Flavio Briatore e il “pizza-gate”
Il pizza-gate è iniziato quando Mr Billionaire ha dichiarato su Instagram che i prezzi delle normali pizzerie, ovvero 4 o 5 euro per una margherita, sarebbero troppo bassi, sollevando dei dubbi legati alla qualità delle materie prime utilizzate come condimento.
“Non faccio le guerre per una pizza – premette Mister Billionaire -. Qualcuno pensa di fare comunicazione attaccandosi al treno Briatore e al treno Sorbillo, per avere un secondo di notorietà. Non pretendo di essere un pizzaiolo. Abbiamo fatto dei ristoranti, tra questi a Londra, dove dentro c’è la pizza e abbiamo un costo per il personale e affitti molto alti“. “In Italia – ha poi sottolineato Briatore – non abbiamo un marchio di pizza, non siamo mai riusciti a creare una catena di pizzerie internazionale, un brand per esportare pizze e talenti“.
La risposta dei pizzaioli
La risposta dei pizzaioli non si è fatta attendere: il presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani Sergio Miccù ha replicato all’imprenditore, dichiarando che una pizza margherita di buona qualità può essere tranquillamente venduta anche a prezzi contenuti.
Successivamente, a Napoli, è stata organizzata una manifestazione in risposta alle parole di Briatore: in via dei Tribunali, il maestro pizzaiolo Gino Sorbillo e altri suoi colleghi hanno distribuito gratuitamente la celebre pizza “a portafoglio” a tutti i passanti. Briatore, dal canto suo, ha dichiarato di preferire la pizza di Salerno a quella napoletana, svelando anche la volontà di aprire un Crazy Pizza a Napoli, la patria della pizza.