Sciopero ATM Milano 2022. Più sicurezza sul lavoro. È questo che chiedono a gran voce oggi a Milano, attraverso uno sciopero organizzato, i dipendenti di Atm. Maggiori tutele contro le aggressioni verbali e fisiche che hanno dovuto subire gli addetti alla metropolitana in tutti questi anni. I sindacati di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl, Faisa Cisal e Orsa si sono uniti per dire basta agli attacchi continui e costanti dei cittadini e hanno deciso di fermare le linee della metro e quelle di superficie, dalle 11 alle 13. A partire dalle 11 si sono chiuse gradualmente tutte le linee metropolitane. Maggiori attese per bus, tram e filobus. Tutte le linee metropolitane e di superficie sono però tornate in normale servizio dalle 13. In orario serale sciopereranno invece i dipendenti degli impianti fissi, gli ausiliari della sosta, gli operai turnisti e gli addetti ai parcheggi.

Sciopero ATM Milano 2022. Una protesta per chiedere più sicurezza sul lavoro

Lo sciopero è stato deciso dopo l’ultimo caso di violenza, avvenuto in tarda serata tra venerdì 24 giugno e sabato 25, e che ha riguardato un dipendente di Atm in servizio. L’aggressione ha avuto luogo alla stazione M3 di San Donato e secondo le prime analisi non sembra esserci alcun motivo alla base di questo attacco.  Un gruppo di cinque ragazzi ha malmenato un uomo che, trasportato in codice verde al pronto soccorso, ha riportato una lesione alla caviglia, una serie di ematomi e un sospetto trauma cranico. Secondo quanto raccontato dall’addetto Atm, la giovane comitiva lo ha raggiunto mentre stava chiudendo la scala mobile esterna. Il primo colpo, è stato sferrato, senza alcun motivo apparente, da uno dei ragazzi. Poi, quando l’uomo ha cercato di difendersi, è arrivata l’aggressione del branco. L’uomo, riuscito a chiamare la sala operativa, ha fatto arrivare i soccorsi e ha inviato del personale a supporto, mentre gli aggressori sono scappati. L’azienda di trasporti, attraverso le telecamere, è comunque riuscita a identificare i giovani che sono stati denunciati dalla Polizia.

Vi è l’urgenza di un progetto serio, un investimento sulla sicurezza che oggi drammaticamente manca. Non bisogna aspettare che capiti il peggio per poi intervenire con proclami elettorali. Pretendiamo maggiore serietà e una reale predisposizione, affinché la nostra tutela nel quotidiano diventi una priorità per il Comune di Milano e il Prefetto. L’azienda deve accogliere le richieste dei rappresentanti dei lavoratori, come ad esempio l’oscuramento delle cabine in M1 e in M2. In M3 le cabine sono già oscurate, motivo per cui le aggressioni sono pochissime”.

Ha detto Pasquale Ferri sindacalista di Orsa, spiegando le ragioni dello sciopero.