Pandemia e mercato immobiliare: un binomio che dal 2020 ha stretto un legame indissolubile che ha definitivamente mutato volto a questo settore. Il “come” lo ha raccontato il Ceo di H2home Roberto Taschini intervenuto in diretta nella giungla di Radio Cusano Campus, “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per parlare di come sono cambiati i giovani millenials rispetto alle coppie degli anni ottanta e novanta.

Pandemia e mercato immobiliare: cosa è cambiato

“Le persone hanno avuto tanta paura di rimanere chiuse in casa per molti mesi durante il primo lockdown e questo ha mutato il settore immobiliare in Italia. Adesso si sente la necessità di immobili con spazi esterni, che abbiano giardini o terrazzi, per scongiurare nuovi isolamenti che, in un monolocale, diventerebbero insostenibili. Ecco perché in molti sono disposti a spostarsi fuori città, dove è ancora possibile comprare case del genere.”

Sulle nuove esigenze delle famiglie italiane

“Adesso è più comune cercare le comodità rispetto al lusso. Se prima il quartiere esclusivo giustificava qualche sacrificio, come le difficoltà a trovare parcheggio o l’assenza dell’ascensore nel palazzo, adesso si vuole il garage, uno spazio all’aperto (e sicuro) per i bambini e un posto salubre dove si respira aria buona e la vista è piacevole. Come agente immobiliare al passo con i tempi queste cose le devo tenere a mente quando propongo nuove vendite.”

Pandemia e mercato immobiliare: i nuovi giovani

“Rispetto ai giovani anni 80, i nuovi giovani sono più indipendenti. Un tempo il mutuo veniva concesso solo grazie ad interventi e garanzie dei genitori. Ora le banche concedono anche il 100% della cifra ai ragazzi che lavorano e questo facilita le giovani coppie in cerca di casa a muoversi più agilmente e a crescere con me. Per esempio ho seguito dei ragazzi che poi hanno comprato sempre da me una casa più grande quando è arrivato il bambino e, ora che sono passati anni, ne cercano una più piccola per comprarne una seconda al figlio. E’ la vita, ed è molto bello.”

Sull’idea di “pagare” il tempo del cliente

“Bisogna rischiare nella propria attività. Ecco perché sono disposto a “pagare” l’eventuale tempo perso del cliente che mi affida casa. Quando mi dà l’incarico, stabiliamo insieme prezzo dell’immobile e tempo di vendita. Subito do in cambio un assegno circolare che potrà incassare qualora non riuscissi a vendere casa nei patti stabiliti. Tutte le condizioni di questa idea sono sul nostro sito per la massima trasparenza. Basta farle leggere da un avvocato per capire che non c’è inganno. Non ne ho proprio bisogno.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Roberto Taschini su Pandemia e mercato immobiliare:

https://www.radiocusanocampus.it/podcast/roberto-taschini-h2home-pandemia-e-immobiliare/