Ballottaggi 26 giugno. Sono oltre 2 milioni gli italiani chiamati al voto in 65 comuni: le sfide in primo piano sono quelle di Verona, Parma, Catanzaro, Gorizia, Cuneo, Piacenza, Lucca, Viterbo.
Ballottaggi 26 giugno: due milioni di cittadini al voto
Oggi domenica 26 giugno 2022, saranno oltre 2 milioni gli italiani chiamati alle urne per il turno di ballottaggio delle amministrative che si terranno in 65 comuni (solo due con meno di 15mila abitanti richiamati alle urne dopo il risultato di parità di voti tra i due candidati a sindaco più votati), 59 nelle regioni a statuto ordinario e 6 in quelle a statuto speciale.
La sfida maggiore sarà quella di Verona con Damiano Tommasi che per il centrosinistra affronta il sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Lega e Federazione dei Liberali, ma non da Forza Italia. Altro ballottaggio di primo piano è quello di Parma, dove l’ex assessore di Pizzarotti, Michele Guerra, sostenuto dal centrosinistra ma non dal Movimento 5 Stelle, se la vede con Pietro Vignali che, presentato da Lega e Forza Italia, per il secondo turno elettorale ha ottenuto il sostegno anche di Federazione dei Liberali, seppur con qualche incertezza. Gli altri comuni più importanti al voto sono Catanzaro, Gorizia, Cuneo, Piacenza, Lucca, Viterbo.
Sabato 25 giugno
Nella giornata di ieri sono state concluse tutte le operazioni previste: l’autenticazione delle schede di votazione, l’apertura dei plichi contenenti il bollo della sezione e l’apposizione del timbro sulla facciata esterna delle schede. E’ stata fissata anche l’ora in cui gli elettori ricoverati nei luoghi di cura e quelli detenuti possano esercitare il diritto al voto.
E’ stata anche la giornata del silenzio elettorale: questo vuol dire divieto di effettuare comizi, riunioni di propaganda elettorale diretta o in diretta in luoghi pubblici o aperti al pubblico, affissione di stampati giornali murali o di manifesti di propaganda elettorale, diffusione di trasmissioni radio tv di propaganda.
A che ora si vota per i ballottaggi del 26 giugno
I seggi per l’elezione dei nuovi sindaci saranno aperti dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avverrà subito dopo, mentre nel primo turno si era dovuto attendere il lunedì per il concomitante spoglio dei 5 referendum. In nottata quindi, si sapranno i risultati delle sfide. Infatti le operazioni di scrutinio inizieranno nella stessa giornata di domenica 26 giugno, subito dopo la chiusura delle operazioni di votazione, l’accertamento del numero dei votanti e le altre operazioni preliminari.
I comuni
I comuni al voto nelle Regioni a statuto ordinario con il maggior numero di elettori sono Verona (202.638), Parma (146.939), Monza (98.073), Barletta (80.159), Lucca (79.634), Alessandria (73.657), Catanzaro (73.294) e Como (72.132).
Nelle Regioni a statuto speciale, invece, Gorizia è il comune al ballottaggio con il maggior numero di elettori (30.295) mentre Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, quello con il numero minore (1.407).
Da ricordare
L’elettore dovrà essere munito di tessera elettorale e di un idoneo documento di riconoscimento. La mascherina non è più obbligatoria ma, sottolinea una nota del ministero dell’Interno, rimane “fortemente raccomandata, per l’accesso degli elettori ai seggi e per l’esercizio del diritto di voto”, almeno quella chirurgica. Il voto, come di consueto, si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.