È tempo di vacanze nel mondo e l’Italia, dai bei paesaggi marittimi e montuosi e dalle tradizioni culinarie ben note, torna a far colpo. Molti turisti, nonostante la situazione sanitaria e di guerra, torneranno nella bella Penisola. È ciò che emerge dall’indagine commissionata da Enit sull’andamento delle prenotazioni bloccate dalle strutture ricettive. Le previsioni delle presenze di clientela nelle strutture per il 2022 sono piuttosto in linea con i livelli pre-pandemia.
“L’esordio di un’estate che ci riporta a sentori pre pandemici e ad un futuro turistico con trend che pongono al centro la sostenibilità e il valore del viaggiare declinando elementi di personalizzazione dell’ offerta” dichiara Roberta Garibaldi ad Enit.
Prenotazioni vacanze 2022 in Italia. Un aumento consistente
Secondo l’Ufficio Studi Enit, rispetto agli altri Paesi, in Italia le prenotazioni stanno continuando a giungere, a differenza anche dello scorso anno che avevano subito una sorta di ‘alt’.
Rispetto a giugno 2021 infatti, c’è stato un aumento della richiesta pari a 324% e del 222% rispetto al mese di luglio.
Anche il traffico aereo europeo ha risentito della crescita di prenotazioni, da metà marzo ad inizio maggio. L’allentamento delle restrizioni di viaggio e l’apertura di molti confini europei ed extraeuropei sta contribuendo alla normalizzazione dei viaggi. Basti pensare infatti che 36 Paesi hanno revocato tutte le restrizioni di viaggio relative al COVID 19 a partire dal 13 maggio 2022. Diversamente da ciò che si può pensare, la guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni in B&B, alberghi o case vacanze. Nel 90% dei casi, i viaggiatori attraverso contatto telefonico diretto o siti web hanno confermato la loro permanenza sul suolo italiano.
Si tratta soprattutto di coppie e famiglie seguite dai turisti in viaggio di piacere. I primi hanno preferito strutture extra alberghiere mentre i turisti hanno scelto principalmente gli alberghi.
Meno della metà delle strutture intervistate, circa il 40%, dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business. Secondo gli operatori intervistati, l’impatto maggiore delle tensioni internazionali si riflette e si rifletterà sull’ aumento dei costi dell’energia e del gas che incidono sulla gestione della struttura.