Treviso, un imprenditore di 56 anni si è toglie la vita all’interno della sua azienda, a Paese, lungo la Castellana.
La decisione sarebbe maturata a causa della situazione critica in cui si trovava l’attività, specializzata nella lavorazione del metallo.
Il corpo ormai privo di vita dell’uomo è stato rinvenuto nella serata del 23 giugno.
Medici e infermieri del Suem 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte del 56enne: la salma è stata trasportata presso l’obitorio di Montebelluna. A svolgere gli accertamenti del caso sono stati i carabinieri della stazione di Paese.
Treviso, il gesto estremo dell’imprenditore che si toglie la vita per la crisi in azienda
L’azienda è in crisi, lui si toglie la vita. Un gesto estremo, compiuto da un 56enne di Paese. Una tragedia consumata tra le quattro mura della sua attività, specializzata nella lavorazione del ferro. Per il 56enne far quadrare i conti era diventata una prova sempre più difficile. Tra rincari di bollette e carburanti a cui far fronte e altre problematiche. Il corpo esanime è stato ritrovato verso le 20.30, l’ora in cui è scattata la chiamata al 118. L’ambulanza è intervenuta tempestivamente ma per l’uomo non c’era purtroppo più nulla da fare. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’imprenditore.
«È uno choc – afferma la sindaca Katia Uberti -. Siamo vicini alla famiglia. Va assolutamente scongiurata la spirale di morte che la crisi del 2008 ha portato con sé».
Un monito condiviso anche da Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, addolorato di fronte a una morte provocata da problemi economici: