Per Viagogo una multa dall’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni, per la questione del secondary ticketing: il noto sito internazionale è finito nel mirino dell’autority per il suo comportamento.
Cos’è il secondary ticketing
Con questo termine si intende la rivendita di biglietti per assistere ad eventi come i concerti live. Il caso tipo è una persona che acquista diverso tempo prima un tagliando per un evento e poi, a ridosso dello stesso, decide di rivenderlo. Una pratica che, secondo diversi analisti, viene effettuata oramai non da comuni individui, bensì da squadre di esperti che acquistano centinaia di biglietti e poi traggono profitto dalle rivendite.
La multa per Viagogo è di oltre 20 milioni
L’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha adottato una sanzione di 23,58 milioni di euro nei confronti della società Viagogo AG per violazione delle norme in materia di secondary ticketing (Delibera 224/22/CONS). Con il medesimo provvedimento l’Autorità ha inoltre ordinato di rimuovere i contenuti illeciti ancora presenti sul sito in un termine di 7 giorni. Secondo la delibera, dalle analisi dell’Agcom,
sono emerse condotte relative alla messa in vendita o comunque al collocamento di biglietti per attività di spettacolo da parte della citata Società Viagogo AG, la quale non risultava essere tra i soggetti titolari dei sistemi di emissione di titoli di accesso.
Gli eventi contestati dall’Agcom a Viagogo
Sono 131 i concerti contestati dall’autority al sito di secondary ticketing, con eventi di artisti del calibro di Ultimo, Carmen Consoli, Sting, Dua Lipa, Vasco Rossi, Green Day, Brunori Sas, Gazzelle, Marco Mengoni, Il Volo, Massimo Ranieri, Nino D’Angelo, Cesare Cremonini, Maneskin, solo per citarne alcuni.
I biglietti per i concerti venivano rivenduti a prezzi fino a 6-7 volte quelli originari.
L’Autorità evidenzia che la pratica del secondary ticketing ha l’effetto di inflazionare i prezzi dei biglietti, aumentando le barriere per l’accesso dei consumatori e cittadini italiani a eventi culturali, anche a danno della comunità degli artisti, degli organizzatori di eventi e dei rivenditori primari. Ciò assume particolare rilevanza in un momento importante per la ripresa del settore degli eventi live, dopo l’interruzione forzata dovuta alla pandemia da Covid-19.
I motivi della multa a Viagogo
Viagogo gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta essere titolare di sistemi di emissione. La normativa di riferimento (art. 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, n. 232) vieta la “vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione“. Viene fatta salva unicamente “la vendita a un prezzo uguale o inferiore a quello nominale di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da una persona fisica in modo occasionale, purché senza finalità commerciali”.