Ecco le ultime notizie di oggi sulla Guerra Ucraina Russia:

Kiev candidato all’adesione all’Ue

A Kiev e Chisinau è stato riconosciuto lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue, mentre per Tbilisi è ancora subordinato all’attuazione di alcune riforme.

Una delle decisioni più importanti per l’Ucraina in tutti i 30 anni di indipendenza del nostro Stato.

Così il presidente Volodymyr Zelensky ha definito il via libera del Consiglio europeo al riconoscimento dello status di candidato per l’Ucraina.

Guerra Ucraina Russia, “Ci ritiriamo da Severodonetsk”

L’annuncio è arrivato dal governatore di una delle regioni più devastate dagli attacchi dell’artiglieria russa di queste ultime settimane, Sergij Gaidai.

Le nostre truppe dovranno essere ritirate dalla città di Severodonetsk. Le posizioni difensive che ancora erano in piedi sono state ridotte in pezzi. E rimanerci non ha senso – il numero di morti tra i nostri soldati continua a crescere.

Secondo le autorità ucraine, le forze russe stanno cercando di circondare le truppe ucraine a Lysychansk — l’unica città, insieme a Severodonetsk, che resta in mano ucraina nella regione. Nell’area, le truppe di Putin sono riuscite nelle ultime due settimane a compiere lenti, ma costanti, passi avanti.

Per evitare l’accerchiamento definitivo, i nostri comandi potrebbero ordinare alle nostre truppe di ritirarsi su nuove posizioni.

Ha detto Gaidai.

Usa fornirà all’Ucraina altri 450 milioni di dollari in aiuti militari

Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina altri 450 milioni di dollari in aiuti militari, tra cui sistemi missilistici avanzati. Il pacchetto aiuti comprende sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità o himar, motovedette e proiettili di artiglieria.

Zelensky ringrazia Mario Draghi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando al Consiglio europeo dopo il sì dell’Ue alla candidatura ucraina, ha ringraziato Mario Draghi:

L’Italia è al nostro fianco. Grazie mille, signor primo ministro! Grazie per la sua forza, per la sua perseveranza. Grazie per aver dimostrato che i principi delle persone perbene sono davvero il fondamento dell’Europa.