In una prospettiva di crescente attrattività e di nuovi investimenti sul tavolo, anche il calendario di F1 si appresta a subire stravolgimenti nell’immediato futuro: è infatti notizia di oggi che la città di Madrid starebbe valutando seriamente di presentare la propria candidatura (e un circuito) alla FIA e a Stefano Domenicali.

F1, Madrid-Barcellona si ripete ma potrebbe esserci una staffetta

Più di un’indiscrezione conferma la volontà di Madrid di entrare prossimamente nel calendario di Formula 1 con un circuito inedito. Enrique Lopez, ministro della Comunità di Madrid, e Isabel Diaz Ayuso, presidente della Comunità di Madrid, hanno inviato una lettera formale al Ceo della Federazione Stefano Domenicali:

La capitale spagnola si è proposta a Stefano Domenicali per mano di Enrique Lopez, ministro della Comunità di Madrid, il quale ha inviato una lettera al CEO della F1 ad inizio di questa settimana esprimendo la volontà di portare avanti il progetto.

“Credo che organizzare a Madrid un evento motoristico, uno dei fenomeni sportivi più entusiasmanti del panorama sportivo attuale, sarebbe un successo per tutti i professionisti, le istituzioni e le aziende coinvolte nello sviluppo della Formula 1. In quanto rappresentanti del governo di Madrid sarebbe inoltre un vanto per la regione e per i suoi cittadini, pertanto nutriamo grande interesse nel fare sì che possa realizzarsi un eventuale progetto”.

Da capire se ci sarà un derby anche sulle quattro ruote, dal momento che l’appuntamento in Spagna è ormai tappa fissa a Barcellona. Tuttavia, nonostante il rinnovo fino al 2026, la FIA non ha gradito la gestione dei flussi di persone durante il Gran Premio di un mese fa, mostrando un certo fastidio. In passato si era corso il Gran Premio d’Europa a Valencia, pista poi abbandonata, il doppio appuntamento non sarebbe utopia poiché già applicato in Italia (Imola e Monza) e negli Usa (Miami e Austin). Nel Motomondiale, ad esempio, si corre sia al Montmelò che a Jerez.

L’obiettivo del Consiglio comunale di Madrid è di anticipare la candidatura per essere poi pronti a inserirsi nel calendario almeno tra un quinquennio. Magari con un cambio di testimone proprio con Barcellona. Per quanto concerne l’area del tracciato ci sono due soluzioni allo studio: la prima riguarda la creazione ex-novo della pista e in tal senso l’idea sarebbe quella di privilegiare un circuito classico a sud della capitale e non del tipo “cittadino” come Monaco; altrimenti si potrebbe riprendere le ceneri di Tijama, vecchio impianto utilizzato tra gli anni Sessanta e Ottanta.

La crescente attrattività mescola tradizione e innovazione nel calendario

Fioccano le proposte su nuovi circuiti cittadini, dopo che il 2022 ha visto l’introduzione del GP di Miami, realizzato nell’area dello stadio dei Miami Dolphins in cinque anni. Per il 2023 saranno addirittura tre i circuiti inediti: Sudafrica, Qatar e Las Vegas, che porteranno a 24 il totale massimo di gare. Abbandonata invece l’idea del Vietnam, con la prima edizione saltata nel 2020 a causa della pandemia.