Gli atti relativi al processo che vede imputato il leader della Lega Matteo Salvini per diffamazione aggravata nei confronti di Carola Rackete verranno inviati alla Giunta Autorizzazioni del Senato. Questa è la decisione del giudice della quarta sezione penale del Tribunale di Milano, Maria Burza.

La vicenda della Sea Watch

La capitana della Sea Watch 3 nel giugno 2019 ha violato il blocco delle autorità italiane, portando nel porto di Lampedusa 53 migranti. Una volta approdata su terra ferma, Rackete era stata arrestata e poi scagionata

Nel giugno e luglio del 2019 Salvini aveva espresso forte disappunto nei confronti della condotta di Rackete sui social network. Tra le frasi ‘incriminate’ figuravano: “Quella sbruffoncella di questa comandante”, “criminale tedesca”, “ricca e viziata comunista”.

Il processo Salvini-Rackete

Il pm Giancarla Serafini nella scorsa udienza ha chiesto che le eccezioni preliminari della difesa di Salvini, tra cui anche quella di immediato proscioglimento per “non punibilità” delle dichiarazioni (non accolta oggi), venissero respinte.

Non sono frasi che attengono ad un discorso di politica, anche del Ministero dell’epoca, ma veri e propri attacchi alla persona, alla sua dignità, espressioni di denigrazione, è stata un’aggressione diretta alla persona. 

Per il legale di Salvini, l’avvocato Claudia Eccher, si è trattato invece di un “messaggio politico” espresso nel “pieno esercizio” delle sue funzioni di senatore. 

Il linguaggio della Lega e dei nuovi partiti come i Cinque Stelle caratterizzato da un cambio di paradigma linguistico, da un eloquio chiaro e diretto.

Ha detto il legale del leader di Lega Nord.

L’attivista vuole ritirare la querela in cambio di scuse 

Carola Rackete è pronta a ritirare la querela a fronte di una lettera di scuse. La proposta è rimasta in sospeso. Inoltre, sia il difensore che il legale di parte civile hanno fatto presente di non credere che si possa arrivare a una conciliazione. Dunque, per adesso il processo rimane in sospeso in attesa che il Senato valuti gli atti.