Oggi, Papa Francesco ha paragonato la Russia e l’Ucraina ai fratelli biblici Caino e Abele. Nella storia della Genesi, Caino uccide suo fratello Abele per gelosia dopo che il sacrificio di quest’ultimo a Dio è considerato superiore. Il Pontefice ha parlato davanti ai partecipanti all’assemblea plenaria della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (Roaco).

Papa Francesco: Russia e Ucraina come Caino e Abele

Papa Francesco ha detto: 

Tutto questo turba le nostre coscienze e ci obbliga a non tacere, a non rimanere indifferenti davanti alla violenza di Caino e al grido di Abele, ma a parlare con forza per chiedere, in nome di Dio, la fine di queste azioni abominevoli. In questa guerra è stata scatenata una violenza che distrugge la vita, una violenza luciferina, diabolica, alla quale noi credenti siamo chiamati a reagire con la forza della preghiera, con l’aiuto concreto della carità, con ogni mezzo cristiano perché le armi lascino il posto ai negoziati.

Il Santo Padre ha poi ringraziato tutti i presenti:

Vi ringrazio per l’iniziativa di questo momento di preghiera e fraternità tra seguaci delle diverse religioni, che contribuisce a rafforzare il senso di responsabilità dei credenti di fronte a una guerra che contraddice tutti gli sforzi compiuti nei decenni passati per costruire un mondo con meno armi e più pace.

La storia si ripete 

Il pontefice ha poi paragonato l’intervento violento e il dominio al racconto di Fëdor Dostoevskij, “Il grande inquisitore”. Nella storia, un cardinale cattolico cattura e interroga Gesù Cristo a causa delle interruzioni dell’ordine mondano della chiesa.

Ecco l’inganno che si ripete nella storia La tentazione di una pace falsa, basata sul potere, che poi porta all’odio e al tradimento di Dio.

Infine, ha parlato della mafie:

Le mafie vincono quando la paura si impadronisce della vita, ragion per cui si impadroniscono della mente e del cuore, spogliando dall’interno le persone della loro dignità e della loro libertà.