Donbass ancora bersaglio privilegiato dei bombardamenti russi. Colpite altre due città lasciate in macerie, come racconta Iryna Guley, giornalista corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia TV.
Donbass, i bombardamenti colpiscono quartieri e una scuola a Sviatohirsk e Avdiivka
Mentre in Italia, la Camera dei Deputati approvava oggi la risoluzione di maggioranza sugli aiuti all’Ucraina, sul fronte di guerra è stata un’altra giornata di attacchi nella regione del Donbass, colpita da nuovi bombardamenti che hanno compromesso le infrastrutture del territorio. Alle angosce del conflitto, quindi, si sommano adesso le preoccupazioni per l’eventuale ricostruzione da attuare quando esso sarà concluso.
“Continuano i bombardamenti russi nel Donbass, che rimane l’obiettivo primario della Federazione Russa che punta a conquistarlo entro il 26 giugno. Sono state colpite le città di Sviatohirsk e Avdiivka. Una scuola è stata bombardata e data alle fiamme, l’ennesima infrastruttura che l’Ucraina ha costruito a partire dall’indipendenza del 1991 viene distrutta. Sono queste le conseguenze dei bombardamenti, che rendono le città inappropriate a ospitare la vita quotidiana dei cittadini“.
Tensioni geopolitiche per la Russia di Putin
“La Russia ha minacciato la Lituania e ha aperto un potenziale scontro diplomatico con il vicino Kazakistan. Il presidente kazako ha, infatti, dichiarato di non poter riconoscere le repubbliche indipendenti che la Russia ha proclamato nelle ultime settimane. Si tratta della prima presa di posizione dura da parte del Kazakistan nei confronti delle politiche di Putin. Inoltre, sono da segnalare le parole del ministro della difesa finlandese, Timo Kivinen, che ha detto che il suo paese è pronto per combattere con la Russia, in caso di un eventuale attacco. Kivinen ha evidenziato come la Finlandia si stesse preparando a questa eventualità da anni, per contrastare il tipo di ostilità che si stanno conducendo in Ucraina”.
Scholz: “Lontani dai negoziati con la Russia”
“Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che siamo lontani dai negoziati di pace con la Russia. La Germania non vede possibile una collaborazione con la Russia, poiché sono venute meno quelle condizioni e quei rapporti di collaborazione che, negli anni passati, rendevano fattibili questo tipo di relazioni”.
L’evacuazione impossibile da Kherson
Iryna Guley ha effettuato il suo collegamento da piazza Mykhailivska a Kiev, dove è stata organizzata una mostra che espone l’equipaggiamento militare ucraino distrutto dell’esercito russo: carri armati, veicoli da combattimento da sbarco e mezzi blindati. Una mostra che dovrebbe arrivare in alcuni paesi europei, sebbene non sia ancora prevista una tappa italiana.
“Hanno esposto anche la macchina di una famiglia che provava a lasciare una città occupata. Malgrado la scritta ‘Bambini’ sulla fiancata, questa macchina è stata colpita dal fuoco dei militari russi. Sono i rischi che la popolazione civile deve affrontare quando non ci sono i corridoi umanitari. Oggi la vicepremier Iryna Vereschuk ha chiesto agli abitanti di Kherson di lasciare la città ma le autorità russe non stanno concedendo corridoi umanitari. Chiunque voglia lasciare la città, lo farà quindi senza alcuna protezione, rischiando la propria vita”.