• Lukaku e Inter: una storia che si ripete. Ma con quale finale? La trattativa che ha acceso questo periodo di pre-mercato sembra essere arrivata alla definizione. Romelu Lukaku sta per tornare in nerazzurro dopo un solo anno al Chelsea, dove non è mai entrato in sintonia con l’allenatore Thomas Tuchel e le sue idee. L’Inter ha preparato il grande colpo andando incontro alle richieste del club inglese. I Blues, per aprire al prestito secco del classe 1993, chiedevano 10 milioni, mentre i nerazzurri ne offrivano 5. L’accordo è stato raggiunto intorno agli 8 milioni di euro più 4 di bonus, raggiungibili con la vittoria dello scudetto. L’attaccante, nella sua terza stagione a Milano, guadagnerà 8,5 milioni di euro netti e proverà a riconquistare quella Curva Nord che pare non abbia gradito il suo ritorno.
  • Lukaku e la risposta dei tifosi dell’Inter 

C’è chi sognava l’arrivederci che Lukaku ha lanciato a dicembre. “Se mi manca Lautaro? Sì perché era uno con cui non dovevamo parlare troppo, potevo morire per lui in campo. Se torneremo insieme, magari al Chelsea? No, rimanga là che torno io“, ha confessato in un’intervista rilasciata a Sky Sport, scusandosi anche con i tifosi e ammettendo di voler tornare, un giorno, dalla sua Inter. Da lì la dura risposta del Direttivo Curva Nord Milano 1969, il tifo organizzato nerazzurro. Fuori San Siro, il 31 dicembre 2021, è quindi apparso uno striscione inequivocabile: “Non conta chi con la pioggia scappa, conta chi nella tempesta resta. Ciao Romelu“. I tifosi non hanno apprezzato le sue parole dopo il clamoroso addio nell’estate, e alla notizia del suo ritorno hanno voluto replicare con un comunicato apparso sui canali social della Curva Nord.

La nota recita: “Essendo molto probabile il ritorno di Lukaku all’Inter ci sono da mettere in chiaro alcuni punti:
la Curva Nord sostiene l’Inter e non farà alcuna contestazione al giocatore (nonostante il comportamento dell’estate scorsa);
– posto ciò nessuno deve andare ad accoglierlo con sciarpe o vessilli della Curva o dei gruppi che la compongono;
tutto ciò che in futuro verrà eventualmente fatto nei suoi confronti dovrà guadagnarselo sul campo con umiltà e sudore…
È stato sostenuto (e trattato) come un Re, ora è uno come tanti. Invitiamo comunque tutti gli interisti a non cadere nel tranello opposto, quello di correre subito a sbavargli dietro
“. Il Direttivo ha poi concluso con un segnale di apertura : “Abbiamo preso atto del tradimento di Lukaku e ci siamo rimasti malissimo. Ad un calciatore queste cose col tempo si possono anche perdonare, ma rimangono. Ora Romelu palla lunga e pedalare“.

Inter, il belga vuol tornare a splendere

Se i tifosi non hanno ancora digerito il suo passaggio al Chelsea un motivo c’è: con l’Inter, Lukaku, ha forse passato le due stagioni più belle della sua carriera. Arrivato dal Manchester United nell’agosto del 2019, il belga classe 1993 ha subito stregato tutti per rendimento e qualità tecniche. In 95 presenze ha collezionato 64 reti e 16 assist, formando con Lautaro Martinez una coppia perfetta da 104 gol. La fiducia di Antonio Conte si è trasformata in grinta e determinazione, trasformando Lukaku in un calciatore decisivo ed essenziale alla manovra interista. La vittoria dello scudetto nel 2020/2021 porta anche la sua firma: 24 reti in 36 presenze e il titolo di miglior giocatore della Serie A. Tra chi festeggia il suo ritorno e chi, come la Curva Nord, non ne sembra convinta, Lukaku ha sulle spalle tutto il peso della responsabilità. I tifosi non lo perdoneranno ancora una volta.