Estate 2022: settore turistico in ripartenza, ma i numeri sono gli stessi del 2019. Aumentano gli stranieri e gli italiani che continuano a scegliere l’Italia. Ripartono le città d’arte, i laghi, e prosegue il trend positivo per le località marine. Il problema rimane il personale, manca ovunque, anche in strutture turistiche conosciute. Si rischierebbe, per questo motivo, di vanificare 6,5 miliardi di consumi.
Estate 2022: previsioni
Estate 2022: siamo solo all’inizio, ma fino alla fine della stagione si prevedono 44,7 milioni di arrivi e un totale di 187,7 milioni di pernottamenti per un totale di 23,5 milioni di presenze in più rispetto al 2021. Emerge da un’indagine Assoturismo Confesercenti, realizzata su un campione di 1.589 imprenditori della ricettività in Italia. Va meglio rispetto agli anni passati, possiamo parlare soltanto di balzi in avanti e crescita. Sono previsti flussi tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, austriaci, britannici, belgi, Paesi dell’Est, spagnoli e scandinavi. Anche per gli italiani non sono previste fughe all’estero, anzi: tra città d’arte, località di mare, montagna e laghi, dove si registrano numeri in crescita, non mancheranno le presenze attese.
I rischi
A fronte di numeri positivi e di crescita legati agli arrivi, speriamo non venga disattesa la speranza degli esercenti rispetto ai risultati finali. Se è vero che non sarà la stessa estate dello scorso anno e del precedente, è anche vero che per parlare di crescita vera e propria è necessario superare i numeri già registrati. E non è detto accada. La seconda criticità, legata alla manodopera, speriamo non diventi l’alibi del cattivo funzionamento delle strutture. Al momento possiamo avanzare soltanto ipotesi, e fare previsioni, per i dati e risultati certi dobbiamo soltanto aspettare.