Oliver Sacks e la musicofilia diventano protagonisti dell’esame di maturità in Italia. Un neuroscienziato geniale, unico, un saggista autore di capolavori come “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” e “Risvegli” da cui fu tratto un film di successo, bussa alle porte dell’esame più temuto dagli studenti, con la sua opera “Musicofilia”

Oliver Sacks e la musicofilia

Racconti di musica e cervello, questo il sottotitolo dell’opera in cui Sacks, torna sul tema dominante del suo lavoro, le incredibili avventure della mente umana, in tutte le sue sfaccettature, comprese ovviamente quelle patologiche. La malattia che Sacks descriveva così: “Una malattia non è mai semplicemente una perdita o un eccesso, che c’è sempre una reazione, da parte dell’organismo o dell’individuo colpito, volta a ristabilire, a sostituire, a compensare e a conservare la propria identità, per strani che possano essere i mezzi usati.”

La musica, le emozioni e le ferite neurologiche

“Il rapporto tra il cervello e gli organi uditivi, tra questi e le emozioni, la relazione tra eccitazione vitale o depressione ferale e musica, la capacità dell’organismo di autoriparare le proprie ferite neurologiche potenziando alcune abilità per compensare quelle carenti, il rapporto tra la memoria e l’organizzazione del ritmo, sono alcuni dei temi di Sacks”. Così Giuseppe Montesano, presenta il saggio in una sua recensione, dell’edizione pubblicata dalla casa editrice Adelphi, che oggi è stato oggetto dell’analisi dei maturandi.

L’incontro con il batterista di New York

Siamo a New York, e Oliver Sacks partecipa all’incontro organizzato da un batterista con una trentina di persone affette dalla sindrome di Tourette: tutti appaiono in preda a tic contagiosi, che si propagano «come onde», questa la descrizione che ne da il neuroscienziato. Poi il batterista inizia a suonare – e come per incanto il gruppo lo segue con i tamburi, fondendosi in una perfetta sincronia ritmica. Questo stupefacente esempio è solo una particolare variante del prodigio di «neurogamia» che si verifica ogniqualvolta il nostro sistema nervoso ‘si sposa’ a quello di chi ci sta accanto attraverso il medium della musica. Oppure il caso del medico che, colpito da un fulmine, viene assalito da un «insaziabile desiderio di ascoltare musica per pianoforte», suonare e persino comporre.

Oliver Sacks: le storie e la musicofilia

Sacks, ha sempre divulgato il suo sapere attraverso le storie e le testimonianze che ha incontrato. Il dato empirico fonte principale del suo lavoro, il tutto arricchito da una capacità di scrittura in grado di essere rigorosa, ma comprensibile dal punto di vista tecnico e allo stesso tempo poetica per il lettore. Oliver Sacks ci mette di fronte a uno specchio, facendoci comprendere che normale e anormale sono due variabili che s’intersecano nello straordinario mondo del nostro cervello, è il narratore di quello che Vasco Rossi ha sintetizzato in una frase di una sua canzone “la vita è un brivido che vola via. è tutto un equilibrio sopra la follia”.