Dopo le parole del nuovo coach Pozzecco, Gianni Petrucci ha voluto alzare i toni in merito alle prossime convocazioni dell’Italbasket. Il Poz aveva infatti dichiarato di aver ricevuto qualche “ni” dai big, aprendo un tema che è molto sentito nella pallacanestro italiana; per questo motivo, il presidente della Federbasket ci ha tenuto a fare capire quale sia la sua posizione.
Ecco le parole di Gianni Petrucci:
Non esiste dire che una squadra concede i giocatori. È un diritto della Federazione, sulla base delle convocazioni del Commissario tecnico della Nazionale, chiamare chi ritiene opportuno. E se questi giocatori non vengono in Nazionale i regolamenti ci sono e noi adotteremo i provvedimenti del caso. Ovviamente, fanno eccezione gli infortunati. Ma il termine “concedere” non esiste, finora l’ho sopportato ma evidentemente siamo stati deboli, e in futuro non lo saremo più. Poi sarà Pozzecco a fare le sue valutazioni e decidere chi chiamare.
Insomma, un messaggio che non lascia spazio ad interpretazioni diverse se non quelle di una forte imposizione secondo i principi di un regolamento chiaro.
Convocazioni Italbasket, il commento di Petrucci sul momento sportivo
Giusto guardare in avanti ma prima di giungere alle prossime partite dell’Italbasket c’è spazio anche per guardare a quanto accaduto recentemente nel campionato. Dopo diversi anni molto delicati, in cui il Covid ha sicuramente giocato un ruolo da antagonista, secondo Petrucci il basket italiano ha vissuto un buon momento.
Alla domanda sulla rimodulazione dei campionati e sul momento sportivo della pallacanestro, il presidente della Federbasket ha risposto:
Era fisiologico, ne ho parlato con tutte le parti e la proposta è passato con l’accordo di tutte le componenti. Se qualcuno dice di non essere d’accordo sostiene il falso, perché tutte le componenti hanno partecipato. Questo campionato è andato benissimo nel bilancio federale ci avevamo rimesso 15 milioni ma ora stiamo recuperando. Abbiamo avuto 70.000 spettatori totali nella serie di finale, stiamo crescendo.