Basta scorrere la rassegna stampa per trovare quasi ogni giorno notizie di cronaca che parlano di incendi. È la delicata realtà dell’Italia, su cui Coldiretti ha stilato un report sulla base di dati Effis e il cui risultato è emblematico: rispetto al recente passato il numero di incendi è triplicato.
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— Coldiretti (@coldiretti) June 17, 2022
Incendi, Coldiretti chiede al governo un intervento massiccio
L’Italia brucia almeno tre volte di più rispetto all’ultimo periodo, lo certifica un’analisi condotta da Coldiretti sul numero di incendi accertati nel 2022. Tradotto, significa un rogo ogni due giorni e l’arrivo dell’estate non può che far aumentare un dato già preoccupante (nel 2021 sono andati in fumo 150mila ettari di verde). La causa principale dell’aumento dei casi sono le alte temperature che si sono registrate durante i tre mesi primaverili, che hanno collocato la stagione al sesto posto tra le più calde della storia.
L’Italia brucia con gli incendi triplicati nell’ultimo anno rispetto alla media storica con più di un rogo ogni due giorni dall’inizio del 2022 in un’estate che arriva dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni nelle aree più esposte al divampare delle fiamme. Una situazione drammatica spinta dal cambiamento climatico che favorisce incendi più frequenti e intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo secondo l’Onu. Una situazione devastante con un 2021 che in Italia ha visto ben 150mila ettari di territorio da nord a sud del Paese inceneriti da 659 tempeste di fuoco.
L’arrivo imminente degli anticicloni africani preoccupa gli esperti, con il termometro che scollinerà agilmente i 40 gradi in gran parte delle regioni italiane. Non c’è infatti zona geografica che non sia afflitta dal problema, da Nord a Sud, l’allarme siccità è già reale al punto che molti governatori si apprestano a fare richiesta dello Stato di Emergenza. Effetti del cambiamento climatico che, secondo il parere dell’Onu, prevede un’ulteriore crescita del fenomeno entro il 2030.
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha inviato una lettera al premier Mario Draghi per esprimere la personale preoccupazione:
“A fronte di una crisi idrica la cui gravità si appresta a raggiungere livelli record dagli inizi del secolo scorso, chiediamo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati. Serve un intervento strutturale del sistema che parta dalla Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti: regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria”.
Spagna e Francia in allerta ma il meteo preannuncia una tregua
Anche all’estero convivono con problematiche analoghe all’Italia. In Spagna è in corso l’operazione di spegnimento di un vasto incendio nella regione di Castiglia Y Leon che ha bruciato 20mila ettari di terreno. Almeno 14 i villaggi evacuati e la situazione rimane difficile soprattutto sul versante mediterraneo, dove si registrano le temperature più calde.
Stesso scenario in Francia, dove al momento in cima alla classifica delle città più afose ci sono Lione e Bordeaux. Qui lo stato di allerta è già attivo, anche se sono previste piogge già durante la settimana. Tra le curiosità in merito, a Lourdes è stato annullato il pellegrinaggio degli ex combattenti che ogni anno si celebra il 18 giugno.