Aveva fatto preoccupare appassionati e addetti ai lavori di tennis l’infortunio di Alexander Zverev, ma ora la situazione sembra più rosea e il ritorno un po’ più vicino. Inizialmente si temeva che lo stop potesse protrarsi fino al 2023, ma oggi arrivano notizie confortanti e messaggi di speranza da parte dello stesso tennista. Nel mirino c’ un rientro record in vista per gli US Open, in programma dal 29 agosto all’11 settembre, anche se Zverev è realista sul suo ritorno.

Da cosa dipende il rientro di Zverev

“Non sarò mai quel tipo di giocatore che gioca dopo essere stato infortunato solo per un secondo turno – le sue parole riportate da UbiTennis – Se sarò al via dello US Open, allora sarà per vincerlo e non per passare solamente uno o due turni”.

Perché è complicato il ritorno già allo US Open

“Non so se sarò allo US Open, perché se ci dovessi essere, dovrei necessariamente giocare uno o due tornei prima. Ma, l’unica cosa certa al momento, è che non ho cancellato New York dai miei programmi del 2022”.

Insomma la speranza è flebile ma c’è, anche perché a seguirlo è l’ex fisioterapista della Nazionale tedesca Klaus Eder: “Ci sono specialisti che si assicureranno che io possa giocare di nuovo il prima possibile“.

A ormai due settimane dall’operazione chirurgica Zverev ha la gamba ancora ingessata, la riabilitazione inizierà dalle due alle tre settimane dalla rimozione del gesso, il percorso di ritorno alle gare inizierà quindi dopo un mese dopo l’operazione.

Il recupero sarebbe davvero a sorpresa, quasi un record visto l’infortunio, ma come dichiarato dal tedesco la strada è lunga. La voglia di rientrare è tantissima e Zverev è pronto a fare i salti mortali, ora dipende dal suo fisico ma siamo sicuri che, anche se non fossero gli US Open, con questa volontà il rientro potrebbe essere prima del previsto.