La tecnologia legata al Metaverso sta entrando sempre più nel lessico comune. Si inizia infatti a parlare di vera e propria vita interattiva in questo mondo tecnologico. Questa evoluzione tecnologica non poteva che creare anche il connubio tra Metaverso e Mark Zuckerberg, dopo l’introduzione del progetto Meta.
Il nuovo progetto targato Zuckerberg
Project Cambria, questo il nome dell’oggetto che permetterà di accedere al Metaverso in maniera diretta. Rappresenta, infatti, il primo visore dedicato a questo nuovo mondo. Lo stesso sarà lanciato entro il 2022 dando il via alla percezione di mondi 3D come reali. Le caratteristiche di questo nuovo progetto sono quasi tutte definitive. Intanto il nuovo visore permetterà un passaggio dalla visione in realtà virtuale all’ambiente circostante più fluido. Il motivo risiede nella tecnologia del “casco”. Ovvero ci creerà una visione più nitida, a colori così da apprezzare la realtà in maniera più precisa. Altro elemento fondamentale sarà il tracciamento delle mani e del volto così da creare un’esperienza nel Metaverso ancora più reale. Nel dettaglio verranno ricostruite anche le espressioni facciali dell’utente creando una personalizzazione dell’esperienza massima.
A parlare della nuova esperienza nel Metaverso è lo stesso Zuckerberg
“Il metaverso cambierà per sempre il modo di relazionarci gli uni con gli altri“. Queste le sue dichiarazioni a margine delle presentazioni di altri tre prototipi di visore. Il primo, Butterscotch, dotato di una risoluzione sufficiente a garantire in realtà virtuale una visione pari ai dieci decimi. Holocake 2, che il Ceo descrive come il visore più sottile mai realizzato e compatibile con tutti i videogame per computer esistenti. Il terzomostrato è un parente stretto dei tanto Project Cambria. Si chiama Mirror Lake, riprende un paio di occhiali da sci e integra non solo la tecnologia di Holocake 2 ma anche le altre su cui Meta ha lavorato negli ultimi sette anni.
Il fondatore di Facebook ha poi concluso: “Stiamo compiendo un importante passo avanti verso il realismo e la creatività. Sono convinto che, se continueremo a fare progressi, arriveremo a un futuro in cui l’informatica sarà sempre più incentrata sulle persone e sul modo in cui vogliono vivere il mondo“.