Già al primo turno si era profilato un risultato storico, diventato realtà al ballottaggio delle elezioni: la Colombia ha scelto il suo nuovo presidente, è il leader di centrosinistra Gustavo Petro. Sarà il 62enne timoniere della coalizione “Pacto Historico” il primo presidente di sinistra della nazione, grazie al 50,5% dei consensi. Battuto lo sfidante Rodolfo Hernandez, rimasto al 47,3%, per poco meno di un milione di voti. Discreta l’affluenza alle urne, pari il 54% degli aventi diritto.
Hoy es dia de fiesta para el pueblo. Que festeje la primera victoria popular. Que tantos sufrimientos se amortiguen en la alegria que hoy inunda el corazon de la Patria.
— Gustavo Petro (@petrogustavo) June 19, 2022
Esta victoria para Dios y para el Pueblo y su historia. Hoy es el dia de las calles y las plazas.
Elezioni Colombia, insieme a Petro eletta Francia Marquez, prima vicepresidente di colore
Il leader del partito “Pacto Historico” Gustavo Petro tiene fede al nome della coalizione da lui rappresentata e diventa il primo presidente di sinistra della Colombia. Una vera e propria svolta, sofferta e sudata, al ballottaggio contro l’imprenditore 77enne Rodolfo Hernandez. A rendere ulteriormente clamoroso il risultato elettorale della Colombia contribuisce la nomina a vicepresidente di Francia Marquez, prima donna di colore a ricoprire tale carica. Esplode sui social la gioia dell’ex-guerrigliere neoletto, che succede a Ivan Duque:
“Una giornata storica per la Colombia e per l’America Latina. Un vero cambiamento che lascerà alle spalle l’odio che cova da oltre cinquant’anni”.
Durante le elezioni non sono mancate accuse reciproche, con Petro che ha sempre sostenuto il tentativo di sabotaggio della sua campagna da parte dei movimenti conservatori. Per lui è un successo che vale doppio, dopo i precedenti tentativi falliti che lo avevano costretto a “ripiegare” sulla poltrona da sindaco della capitale Bogotà. All’interno del suo programma ci sono valori come rispetto, dialogo, cooperazione politica, giustizia sociale e pluralità. Il suo braccio destro, Francia Marquez, ha conquistato l’elettorato grazie alle sue battaglie in favore dei diritti umani, delle donne e dell’ambiente.
La situazione che Petro si troverà a ereditare è tutt’altro che tranquilla e idilliaca. Il clima sociale è segnato da disuguaglianza e violenza, quello economico da inflazione e povertà. Aldilà delle stoccate elettorale, la Colombia avrà bisogno di unità e pazienza per risollevarsi da uno dei periodi più bui della storia recente.
Tanti messaggi di stima dai capi di governo sudamericani
Le reazioni politiche cominciano dallo sconfitto, Rodolfo Hernandez, il quale lancia il suo augurio amareggiato al rivale.
“Gli auguro di essere fedele al suo discorso anticorruzione e di non deludere coloro che lo hanno votato. E di sapere come guidare il Paese”
Il presidente messicano Andres Obrador esulta da Città del Messico:
“Il trionfo di Gustavo Petro è storico, è riuscito a sconfiggere la tenacia dei conservatori. Speriamo che questa vittoria segni la fine della maledizione e l’alba del nostro popolo fraterno”
Congratulazioni sono arrivate anche dagli altri Paesi del continente, Bolivia, Argentina, Cile, Ecuador e soprattutto Venezuela. E’ infatti noto che Nicolas Maduro ha instaurato rapporti al minimo sindacale con il vicino di casa, ma ora le cose potrebbero cambiare.