Nicolò Martinenghi è un nuotatore italiano, specializzato nella rana. Nonostante il massimo riserbo sulla sua vita privata e il suo carattere riservato, c’è una persona che non hai mai voluto ‘nascondere’: la sua Adelaide, la sua fidanzata storica che lo segue in tutti i suoi traguardi dai primi tempi. Anche lei è di Varese. Nicolò dice che girare il mondo lo affascina e che conoscere culture diverse lo arricchisce ogni volta. Ma se prova ad immaginarsi a fine carriera, lui si vede comunque nella sua città natale.
Curiosità
Nato a Varese il primo agosto 1999, ama lo sport in generale, con un debole soprattutto per il basket e la squadra della sua città: la Pallacanestro Varese. Adora trascorrere il tempo libero con gli amici e prima di una competizione si concentra ascoltando la musica. Tifa Inter e il suo idolo è LeBron. Martinenghi è appassionato di moda a 360 gradi , compresi accessori e profumi e su questo (anche su questo) lavora a livello social. In futuro non si vede in passerella, ma in piscina, eppure gli piace fare shopping, documentarsi e informarsi. E, magari, anche fare qualche pubblicità non gli dispiace, anche perché è molto spigliato, buca l’obiettivo. “Curo i dettagli —ha detto alla rivista Io Donna —, adoro gli accessori e soprattutto i gioielli, visto che, grazie al lavoro di papà (ora orafo, ndr), sono cresciuto in mezzo ai preziosi”. A Varese all’ora dell’ aperitivo tutti bevono “l’Apollo 11” un raffinato cocktail dal color rosa. Lo ha creato il nonno di Martinenghi, Pietro Pirola , per omaggiare lo sbarco del primo uomo sulla lunga il 20 luglio 1969. Con il mental coach Lorenzo Marconi Martinenghi ha lavorato sulla testa, ispirandosi ai monaci tibetani, alle energie del corpo da preservare e alla testa da liberare mentre il suo allenatore Marco Pedoja ha fatto il resto, segnandoli spesso in una busta, in anticipo, i tempi che avrebbe fatto in allenamento.