Teatro dell’Opera Caracalla stagione estiva: si parte con Mass (Messa), dal 1 al 5 luglio, alle 21, con la reiga di Damiano Michieletto. Il capolavoro di Leonard Bernstein trova la sua prima realizzazione scenica in Italia. Ne abbiamo parlato col regista, in un’intervista esclusiva per TAG24. “È la prima volta che Mass viene presentata in forma scenica nel nostro paese. È dunque l’opportunità per il pubblico di Roma di conoscere un pezzo molto avvincente, pieno di colori e pieno di energia, che è proprio una delle cifre più belle della musica di Bernstein”, ha dichiarato il regista. “Quest’opera viene chiamata A Theatre Piece, cioè un’opera teatrale, un pezzo teatrale, per cantanti, ballerini, danzatori, musicisti, è un genere molto particolare. Non è un’opera, non è un musical, non è un oratorio, ma allo stesso tempo è tutte e tre queste cose messe insieme.”

Mass, il significato dell’opera

Teatro dell’Opera Caracalla stagione estiva 2022: apre uno spettacolo che “esprime la necessità di una spiritualità in una società che sembra avere abbandonato questo orizzonte. Il suo tentativo verrà messo in crisi, ma l’opera si chiuderà con una prospettiva positiva, con la possibilità che questa spiritualità emerga e che questa condivisione e questa armonia siano possibili. Quest’opera del 1971, sempre ma soprattutto in un momento storico come questo, è molto attuale – ha aggiunto Damiano Michieletto – musicalmente è molto stimolante e ha il giusto grado di provocazione per il pubblico di oggi.”

Uno spettacolo senza etichette

“È un pezzo teatrale che sfugge a tutte le etichette, c’è una forte componente coreografica nello spettacolo. Abbiamo lavorato con due coreografi, Simone Repele e Sasha Riva, con tutto il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, con il Coro dell’Opera di Roma, con il Coro di Voci Bianche, con un coro di venti cantanti di musical che creano il gruppo degli street singers e con il celebrante che coordina la narrazione di tutto lo spettacolo – ha spiegato Michieletto – ci sono tantissimi ingredienti. Io penso sia uno spettacolo che può far discutere anche perché sfuggendo da tutte le etichette, in qualche modo, è difficile che si collochi in una casella. Penso fosse proprio questa la volontà di Bernstein quando lo concepì nel ’71.”

Mass, opera non riconosciuta, espressione del teatro di oggi

“Penso sia importate riconoscere lo sforzo produttivo del Teatro dell’Opera di Roma cui va il mio ringraziamento per aver deciso di inaugurare la stagione di Caracalla proprio con Mass un’opera che non è conosciuta, che non attira facilmente il pubblico, ma che risponde perfettamente alla missione del teatro di oggi, quella di intercettare, comunque e sempre, i titoli e le esperienze musicali più importanti del secolo passato e del nostro tempo.”