Gli Stati Uniti si preparano a una copertura vaccinale pressoché completa della popolazione americana. È infatti arrivato l’ok della Cdc alla somministrazione del vaccino Pfizer e Moderna per tutti i bambini di almeno sei mesi compiuti.
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— U.S. FDA (@US_FDA) June 17, 2022
Il presidente Joe Biden trionfante: “Un passo monumentale”
L’agenzia sanitaria degli Stati Uniti (Cdc) ha espresso parere favorevole alla somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna per i bambini a partire dai sei mesi di età. Naturalmente si tratta di una semplice raccomandazione che va così a coprire la fascia ancora scoperta (in precedenza si partiva dai 5 anni). Manca ancora la firma del direttore della Cdc, Rochelle Walensky, che comunque non dovrebbe tardare. La decisione è stata successivamente approvata anche dalla Food and Drug Administration, insieme a indicazioni più precise.
Esulta sui propri profili social il presidente americano Joe Biden, che ha definito l’accordo un “passo monumentale” nella campagna di vaccinazione. In attesa dell’ultima firma, è assai probabile che si potrà iniziare a vaccinare i più piccoli dalla giornata di martedì.
Stati Uniti, le raccomandazioni di Cdc e Fda sul vaccino per i bambini dai sei mesi
Tra gli obblighi espressi congiuntamente da Cdc e Fda c’è la soluzione unica di Moderna per i bambini di età compresa tra 4 e 5 anni, ricordando che quest’ultimo prevede due dosi e non tre a differenza della soluzione di Pfizer Biontech. Stando agli ultimi dati pubblicati dalla stessa Fda, sarebbero almeno due milioni i cittadini minorenni americani che hanno contratto il coronavirus, di cui ventimila ricoveri e duecento decessi accertati. Di seguito la nota della Fda sulla questione:
“L’agenzia ha riscontrato che i benefici noti e potenziali dei vaccini anti-Covid delle aziende Moderna e Pfizer-BioNTech superano i rischi noti e potenziali nelle popolazioni pediatriche interessate all’uso per ciascun vaccino. Molti genitori, operatori sanitari e medici stavano aspettando un vaccino per i bambini più piccoli. Come già avvenuto per le fasce d’età superiori, il vaccino proteggerà i bambini più piccoli dalle forme gravi di infezione, dunque il ricovero e la morte. Per quanto riguarda le somministrazioni è autorizzata la terza dose a distanza di almeno un mese dalla seconda per i soggetti immunocompromessi”.
Stati Uniti, la situazione dei vaccini ad oggi
Per quanto riguarda lo stato generale relativo alla situazione vaccini negli Stati Uniti, oggi gli USA hanno raggiunto un’ottima percentuale di vaccinazioni. Stando ai dati più recenti, infatti, negli States si è raggiunto circa il 78,07% di persone vaccinate per un totale di 259.198.178 persone.
Questo parametro prende in considerazione tutta la popolazione che ad oggi ha ricevuto almeno una somministrazione del vaccino e rappresenta una stima destinata a crescere, soprattutto dopo le novità odierne riguardanti i bambini. Nonostante la grandezza degli Stati Uniti, in America c’è chi ha fatto meglio come il Brasile ed il Canada che oggi vantano una percentuale di vaccinazioni oltre l’80%.
In particolare, nel territorio sudamericano abbiamo l’86,19% dei vaccinati, mentre in Canada l’86,07%. Per usare un termine di paragone concreto, l’Italia oggi è all’85% di vaccinazioni il che fa capire l’ottimo lavoro di ciascuno di questi Stati nella lotta all’emergenza Covid.