Olimpia Milano voci da uno scudetto 

Luigi Datome ha realizzato 23 punti ed è il primo, a presentarsi ai microfoni della RAI: “Era l’obiettivo principale di Milano: ho vinto 4 trofei in questi 2 anni, a Milano. Un approccio durissimo. Penso sia stata una finale bellissima, da seguire, da giocare, da guardare, felice di essere in campo. E’ ancora più bello, vincere. Onore alla Virtus Bologna, ai suoi giocatori. E’ uno scudetto proprio bello perché arrivato contro una grandissima avversaria e squadra. Lo scudetto qui è più romantico: lo avevo vinto in Turchia e da noi soltanto nelle giovanili. E’ bellissimo”.

Pippo Ricci l’hai alzata con la Virtus Bologna, un anno fa, la coppa: “Una liberazione, emotivamente. Sono stati i giorni più emotivi della mia vita. Ho vinto due scudetti di fila, con due squadre diverse. Penso non l’abbia fatto mai nessuno. Dopo una stagione lunghissima, fatto da una famiglia, che è il nostro gruppo. Mi godo questa cosa”. La partita è durata solo un tempo: “Avevamo il fuoco negli occhi. Il Forum non era così da anni”.

Nicolò Melli, il capitano della formazione di Coach Ettore Messina. Le parole del figliol al prodigo, mentre saluta il padre, Leopoldo, la moglie e la figlia. Questo il suo commento: “Ogni scudetto è bello. L’ho vinto anche in altri paesi, lo dicevo a mia moglie, durante la merenda del prepartita. E’ più bello, rispetto all’estero. Dopo gli anni che abbiamo passato è bello poter gioire con i tifosi. Quando finisce la stagione calcistica il Forum si riempie. Avevamo preso un piccolo vantaggio e non potevamo perderlo. Questa è una vittoria di squadra. Ognuno ha portato il proprio mattoncino. Il nostro fattore è stato Grant. Abbiamo dei fenomeni, dal Chacho Rodriguez, a Hall, a Kyle Hines”.
Edi Dembinski chiede a Melli del Chacho: “Chiedetelo al diretto interessato, che per me è già difficile, fare il co-capitano. A Messina ho detto di godersi gli ultimi 5 minuti. Abbiamo avuto infortuni importanti in momenti sfortunati. E’ bello essere qui e aver vinto lo scudetto, nello stesso anno della Coppa Italia”.

Ettore Messina è andato negli spogliatoi:
“E’ una cosa incredibile. Un grandissimo risultato. Abbiamo recuperato da infortuni, dall’aver perso due giocatori importanti. Oggi non c’è stata storia. Giocando una serie bellissima. Era il completamento del mio terzo anno: due volte la Coppa Italia, lo scudetto. Ringrazio il Signor Armani, Stavropoulos e i dirigenti”.

Poi una battuta indiretta al suo ex club, probabilmente: “Noi non eravamo soli contro tutti. Eravamo in ottima compagnia. Non bisogna mai festeggiare contro qualcuno. Ma con quelli che vogliono bene, e questo è successo. Sono molto onorato di far parte di un gruppo di grandissimi allenatori, Bianchini e Recalcati”. infatti Ettore Messina ha vinto lo scudetto in tre piazze differenti.

Milano ha chiuso imbattuta in casa, con 15 vittorie su 15 più quelle dei play-off. Adesso, Coach manca la terza stella: “Ne manca ancora uno”, conclude, con il sorriso, l’ex assistant coach
di Greg Popovich ai San Antonio Spurs.

Il general manager del club neo-Campione d’Italia

Christos Stavropoulos afferma: “Siamo molto orgogliosi, di ciò che abbiamo fatto in questi anni. Per questa gente, per il SIgnor Armani, per questa città”, dice Stravopoulos.

Melli ha detto che sono dolori, se il Chacho non rimane: “Nei prossimi giorni chiariremo tutto”, dice il general manager del club Campione d’Italia.

Il congedo di Rodriguez: l’ultimo ballo biancorosso?

El Chacho ai microfoni della RAI: è l’ultima? “Non lo so. E’ il momento della gioia. Era il momento della vittoria in casa. Abbiamo giocato bene a Bologna ma oggi era il giorno giusto. Questo titolo è speciale, fin dall’inizio. E’ un posto per la vita. Mio figlio è nato qui, a Milano. Abbiamo lavorato molto bene, insieme a Ettore Messina. Ho molto rispetto per il tecnico, come tecnico, ma specialmente come persona”.
Hines e Melli hanno detto cose splendide, di te: “E’ il momento della celebrazione, per questa gente, per noi”. Se ne riparla in settimana.

Pozzecco si abbraccia con Shavon Shields. Meglio di così non potevi finire: “Ettore Messina e Giorgio Armani e questi ragazzi se lo meritano questi ragazzi meravigliosi. Io sono la classica comparsa. E ora scompaio”, e dribbla il telecronista della RAI, andando via. Da domani è “solo” il CT della Nazionale.

 

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