Papa Francesco torna a parlare di argomenti attuali vicini alla vita di tutti: dopo aver toccato temi come il matrimonio questa volta ha parlato sul mondo delle fake news, evidenziando come sia necessario che l’informazione sia pulita onesta e completa.
Il Papa, durante l’incontro con i Paolini (religiosi che basano la loro attività divulgativa sulla comunicazione) ha sottolineato che “Si dice una cosa ma se ne nascondono altre”.
L’analogia con i pasti
“Se noi prendiamo i mezzi di comunicazione di oggi, manca pulizia, onestà e completezza. Bisogna redimere l’informazione dallo stato in cui è oggi dove una parte calunnia o diffama l’altra, o sul vassoio offre degli scandali perché alla gente piace mangiare scandali, cioè mangiare sporcizia. Le notizie false sono un pasto indigesto, sporco e non pulito”.
Il paragone con Cappuccetto Rosso
Papa Francesco si è rivolto ai religiosi, chiedendo di parlare in modo “pulito, chiaro e semplice” in quanto “c’è sempre il pericolo di trasformare la realtà”. Finisce citando la fiaba di Cappuccetto Rosso: “Uno lo racconta all’altro, questo lo comunica a questo, a quell’altro e quell’altro ancora. Quando torna è come Cappuccetto Rosso, che incomincia con il lupo che la vuole mangiare e finisce con Cappuccetto Rosso e la nonna che mangiano il lupo. Una brutta comunicazione deforma la realtà”.
Papa Francesco e le fake news: il ruolo dei Social
“Dopo i primi tempi di euforia per le novità tecnologiche, non basta vivere in Rete o connessi. Bisogna vedere fino a che punto la nostra comunicazione, arricchita dall’ambiente digitale, crei effettivamente ponti e contribuisca alla costruzione della cultura dell’incontro”, ha detto.
La comunicazione deve venire dal Vangelo
“Dobbiamo far sì che nella nostra comunicazione di fede questo non succeda, non accada, che la comunicazione venga proprio dalla vocazione, dal Vangelo, nitida, chiara, testimoniata con la propria vita”, ha aggiunto rivolgendosi ai religiosi esperti di comunicazione.