In questi mesi gli Stati Uniti sono stati travolti da innumerevoli sparatorie, l’ultima in ordine cronologico in una chiesa in Alabama: una piaga che bisogna fermare, come fa intendere il presidente Joe Biden nel suo appello al Senato affinché approvi al più presto una legge che limiti la vendita e l’uso delle armi. Il primo Stato che accoglie l’appello dell’inquilino della Casa Bianca è il Delaware, l’home state del presidente.
Biden e la legge sulle armi: “Le famiglie delle vittime ci chiedono di fare qualcosa”
Troppe famiglie americane hanno pianto i loro cari, vittime delle sparatorie di questi mesi: una crisi che va affrontata e risolta il prima possibile. Mentre in Senato continuano le trattative tra le parti in causa per trasformare l’accordo di principio in legge sui controlli delle armi, il presidente Joe Biden chiede di accelerare l’iter:
“All’indomani delle stragi di Buffalo e Uvalde, le famiglie delle vittime ci hanno chiesto di fare qualcosa: è tempo che il Congresso faccia la cosa giusta. Sollecito il Senato ad approvare senza ritardi la significativa legge bipartisan sulla sicurezza, è una crisi nazionale che richiede una risposta internazionale, ma soprattutto è una questione di coscienza e di buon senso”
Durante il suo messaggio ai senatori Joe Biden ringrazia il Delaware, primo Paese degli USA a bandire le armi d’assalto. L’assemblea legislativa dell’home state del presidente ha varato alcuni provvedimenti, come quello che rende responsabili i fabbricanti di armi da fuoco per come vendono e commercializzano le “armi da guerra”. Nelle nuove norme instituite dal Delaware ci sono limiti più severi per la vendita di caricatori di grandi capacità e una legge per controllare in maniera più significativa gli acquirenti di armi da fuoco.
Il primo passo verso la soluzione al problema, come spiega il presidente degli Stati Uniti:
“Stati come il Delaware, grazie alla leadership del governatore John Carney e al parlamento statale, continuano a guidare la via nella protezione della loro gente, ma una crisi nazionale richiede una risposta nazionale ed è giunto il momento per il Congresso di fare la cosa giusta”
Trattative in fase di stallo
Le trattative per trovare un accordo sulla legge delle armi in Senato sono in una fase di stallo. 10 senatori democratici americani e altrettanti repubblicani hanno raggiunto un accordo, con il senatore John Cornyn che riveste il ruolo di capo negoziatore per il Grand Old Party: i suoi colleghi, però, non sono soddisfatti del suo operato e chiedono più tempo per esaminare il testo prima di portarlo al Senato. Un’operazione che rallenta i tempi, con i democratici che restano ottimisti nonostante si avvicini il 4 luglio, inizio della pausa estiva dei lavori parlamentari: per questo Biden ha chiesto di accelerare i tempi e trovare un accordo.
Una soluzione che potrebbe limitare anche il possesso di armi nelle famiglie americane: secondo i recenti studi, il 42% dei nuclei famigliari possiede almeno un’arma. Contro il 7% rilevato in Italia. Un dato necessariamente da monitorare e da sottolineare con attenzione per capire le differenze – anche culturali – dei diversi popoli.
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