Si era già accennato ad un possibile ruolo da mediatrice per Angela Merkel nel corso di questi 113 giorni di guerra in Ucraina. “La questione al momento non è posta” ma l’ex cancelliera tedesca non ha escluso un suo futuro coinvolgimento nello sforzo diplomatico. Nell’intervista che uscirà domani 18 giugno sul Redaktionsnetzwerk Deutschland la Merkel non chiude la porta a questo ipotetico scenario.
Ucraina, un ruolo da mediatrice per Merkel?
Nell’intervento integrale rilasciato al giornale tedesco Rnd, Angela Merkel dice che Vladimir Putin “deve essere preso sul serio” e il suo “brutale” attacco “è un punto di svolta nella storia europea del dopoguerra che avrà ripercussioni per molti anni a venire“. Per questo, l’ex leader della Cdu, non esclude la possibilità di portare avanti una mediazione tra Mosca e Kiev.
Dall’altra parte però, la stessa Merkel ci tiene a specificare che “la questione non si pone al momento“. La ex Bundeskanzlerin ha confermato infatti la linea adottata dall’attuale cancelliere della Germania Olaf Scholz: “È giusto che l’Occidente si schieri a favore dell’esistenza dell’Ucraina, senza partecipare al confronto militare diretto” afferma.
Sull’ipotesi che Putin abbia aspettato che lei lasciasse il cancellierato per invadere l’Ucraina, Angela Merkel ha detto che “la mia partenza può essere stata un contributo come anche ad esempio le elezioni in Francia, il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e il blocco dell’attuazione dell’accordo di Minsk”.
Merkel & Putin
In una intervista rilasciata a inizio giugno, parlando degli accordi di Minsk, Merkel aveva detto: “Non mi rimprovero di aver tentato la trattativa con Putin per arrivare agli accordi; è una grande tristezza che i tentativi non siano riusciti”.
Occorre a tal proposito ricordare che nel 2014 in occasione del vertice eurasiatico, la fu in primis la cancelliera a cercare un’intesa con il capo del Cremlino per disinnescare le tensioni con l’Ucraina chiedendogli, nello specifico, il ritiro delle forze armate russe dalla Crimea.