Non c’è presente che tenga, la sfida eterna tra Valentino Rossi e Marc Marquez sembra destinata a durare in eterno soprattutto dopo le recenti parole del Dottore. Da quando il 46 giallo non appare più sui tracciati del Motomondiale, il fascino della competizione sembra essersi perso e tanto è dovuto proprio all’assenza di Rossi.
Il campione di Tavullia ha voluto però riaccendere i riflettori su quegli anni sulle due ruote che l’hanno consacrato come uno degli sportivi più iconici e forti al mondo. In una recente intervista, difatti, Valentino Rossi ha parlato di tanti temi tra cui il celebre episodio del 2015 che lo condannò a rinunciare al suo decimo Mondiale:
Se nel 2015 Marquez non si fosse comportato male, avrei potuto lottare per il titolo fino all’ultima gara con Lorenzo. Avevo 36 anni allora. Dal 2016, è diventato più complicato. Ma sentivo di poter ancora vincere
Una risposta amara che fa capire quanto sia stato importante per la sua carriera quel momento. Il presente tuttavia parla di un VR46 impegnato nel GT World Challenge Tour, con le quattro ruote a gustare le sgasate del pesarese:
La MotoGP è stata la mia vita, la mia missione. Correre con le auto è diverso. Nemmeno la percezione del pericolo è la stessa. Cambiano molte cose. Mi piace sempre allenarmi con i piloti dell’Academy. Che sia al ranch, in motocross o sul circuito di Misano con la mia Yamaha R1, mi diverto sempre. E mi alleno come prima
Valentino Rossi oltre Marc Marquez: i “migliori” rivali
Difficile che nelle auto riesca a trovare una “faida” con qualche collega come ai tempi della MotoGP. Valentino Rossi lo sa bene ed è forse anche per questo che per riaccendere l’adrenalina delle migliori sfide tocca ritornare ai grandi nomi di Max Biaggi e Jorge Lorenzo.
Alla domanda su quale dei due rivali gli abbia regalato maggior gusto nelle sfide, il Dottore ha risposto:
Se devo scegliere un solo avversario con cui mi sono divertito, dico Lorenzo. Durante la prima parte della carriera mi piaceva combattere con Biaggi. Non l’ho sempre battuto in gara, ma in campionato sono sempre finito davanti a lui. Con Lorenzo è stato diverso. Lui batteva me, io battevo lui. Ho lasciato la Yamaha per colpa sua, sono tornato e lui era ancora lì. Ci siamo piaciuti, ci siamo arrabbiati, abbiamo fatto pace… Siamo stati una coppia di amanti piuttosto focosi. Negli anni ’90 c’era qualcosa di più romantico nelle corse
Infine, un commento sulla vita di oggi che non vive più di quelle rivalità dopo il ritiro dalla MotoGP:
La mia vita è molto migliore di quella che immaginavo. Onestamente, temevo il ritiro. Ero triste quando ho preso la decisione, preoccupato durante le gare che sono seguite. Temevo la fine, temevo il mio ultimo Gran Premio. Non avevo idea che sarebbe stata una festa. Ho davvero smesso nel miglior modo possibile
Insomma, il fenomeno di Tavullia vive ancora tra ricordi indelebili e nuove emozioni ma l’impressione è che finalmente abbia ritrovato l’equilibrio giusto per godersi la nuova vita da sportivo. Nel frattempo, con le quattro ruote ancora non è riuscito a regalare un successo a se stesso e ai tanti fan ma può consolarsi con la splendida notizia di esser diventato papà.