I terribili fatti di cronaca ci riportano ad altri femminicidi e i figli diventano orfani.

L’aumento del numero dei femminicidi, con conseguenze sui figli, in ambito familiare e affettivo è l’ulteriore conferma che l’emergenza pandemia ha prodotto anche l’acutizzarsi della violenza di genere all’interno delle famiglie. Vittime dirette anche i bambini e le bambine, a partire dagli orfani dei femminicidi, fino a tutti coloro che ogni giorno affrontano all’interno delle proprie case quella che viene definita violenza assistita. Quando una madre viene ammazzata da un padre, un figlio è orfano subito. Dal giorno dopo. Spesso si cambia casa e il luogo del massacro, da casa che accoglieva, diventa la casa dei ricordi violenti e strazianti. La maggior parte delle volte i figli assistono agli omicidi. Tutto cambia e ritrovarsi soli non è cosa semplice. L’ orrore di quello che hanno subito accompagnerà le vittime per sempre e cambierà il corso di molte vite. Necessario quindi curare chi ha subito il dramma della violenza.  Spesso chi ha commesso il reato ha assistenza psicologica, per le vittime l’aiuto e sostegno a volte non arriva, o arriva troppo tardi. Un tema questo molto delicato, ne abbiamo parlato nella puntata di “Dire Donna Oggi” su Cusano Italia Tv.

La legge 4 del 2018 su femminicidi e figli orfani

la legge stanzia fondi per appena 300 euro al mese con tempi infiniti della burocrazia e comunque solo fino ai 18 anni. In Italia manca persino un censimento ed un osservatorio dedicato ai bambini e ragazzi rimasti senza madre. Gli orfani di femminicidio dal 2009 al 2021 sono duemila in Italia. Per sostenere in maniera concreta questi ragazzi è partito il primo progetto che mette in rete pubblico e privato: «Orphan of femicide invisible victim».

Cinque regioni, Università, centri antiviolenza del circuito Dire, enti del Terzo settore, Comuni, un finanziamento del governo di un milione e 750mila euro in quattro anni. Gli orfani che verranno seguiti e sostenuti dal progetto sono circa 200, vittime invisibili di 97 femminicidi tra il 2009 e il 2021, oltre a tutti i nuovi orfani dei futuri casi.

I soldi arrivano dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attraverso il bando «A braccia aperte» dell’impresa sociale Con i bambini. Il progetto garantirà in Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia assistenza psicologica a orfani, orfane e famiglie affidatarie. Sostegno economico per gli studi, i tirocini, gli stage e i master, fino all’inserimento nel lavoro, tutela legale e assistenza per i risarcimenti di cui hanno diritto o per cambiare il cognome.

Ma anche formazione specialistica per operatori di pubblico e privato, terapeuti, tribunali e servizi sociali. In modo da creare professionisti più competenti e un coordinamento che intervenga in maniera tempestiva e condivisa.

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