Desertificazione e siccità: otto italiani su 10 sono preoccupati per il futuro e per il 56% ad essere a rischio è l’agricoltura. E’ quanto emerge da una recente ricerca Ipsos per Finish, realizzata in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, che si celebra ogni anno il 17 giugno. La siccità, infatti, è un problema attuale e globale e in Italia la fotografia è allarmante, con oltre il 20% del territorio nazionale a rischio desertificazione fin dal 2018 e con una situazione ulteriormente complicata dall’assenza di precipitazioni degli ultimi mesi, che non ha riguardato solo le aree meridionali del Paese. Si tratta di una situazione difficilmente gestibile da un punto di vista di coordinamento collettivo tra politica, istituzioni e cittadini.
Lorenzo Bazzana, responsabile economico Coldiretti, si è espresso così ai microfoni di “Mattina Con Noi”: “Bisogna saper distinguere tra soluzioni nel breve periodo e nel lungo periodo per quanto riguarda il problema della desertificazione del fiume Po. La risposta su un aumento dei rilasci dei bacini montani potrebbe essere una soluzione, con un conseguente rilascio maggiore di acqua. Noi lo diciamo da almeno cinque anni ma è necessario mettere avanti questo piano, per recuperare quelle che possono essere cave dismesse o bacini che possono essere recuperati”.
Desertificazione Italia, Bazzana: “Cerchiamo nuove soluzioni”
“Si può cercare di rendere più sostenibili l’attività che andiamo a svolgere – prosegue Bazzana -, anche perché siamo davanti a un rischio di emergenza alimentare, ma potrebbe esserci un altro tema visto il -30% di produzione del frumento, che sta generando tensione sui prezzi e sul tema della “Primavera araba”. Il settore dell’agricoltura è tra quelli più interessati, ma anche ciò che riguarda il settore dell’acqua non siamo rincuorati, senza dimenticare il turismo. E’ un mix di esigenze che sono fondamentali e che dobbiamo cercare di interpolare per salvaguardare la nostra Penisola”.