Kevin Spacey #metoo, la questione si fa seria davvero. Da qualche anno il futuro è nebuloso per l’attore che ha incantato il mondo con serie come “House of Cards” e film capolavoro come “American Beauty“. Su di lui pendono accuse pesanti che non svaniranno solo col sorriso mostrato oggi di fronte al tribunale di Westminster a Londra. Circondato da flash e telecamere, sembra che la strategia del due volte Premio Oscar sia quella di comportarsi come se fosse su un red carpet a Hollywood. Eppure questa è la “prima” non di un nuovo lavoro ma di un processo che lo vede accusato di molestie sessuali e stupro.
Kevin Spacey #metoo, le accuse
Quali sono le accuse a Kevin Spacey? La procura lo processa per alcuni fatti che sarebbero avvenuti tra il 2005 e il 2013 a Londra e in Gloucestershire, quando Spacey era il direttore del prestigioso teatro londinese Old Vic. Nello specifico:
“Due omini lo accusano di molestie sessuali e uno di violenza sessuale. Uno di loro, all’epoca dei fatti, era minorenne. Le accuse sono state formalizzate a maggio e l’attore è arrivato dagli Usa, dove vive, per essere presente in aula.”
Non è proprio roba leggera ma la prima udienza è durata solo mezz’ora. Al momento Spacey è libero su cauzione senza alcuna restrizione e può quindi tornare in America, ma ha l’obbligo di ripresentarsi alla prima udienza fissata per il 14 luglio pena un mandato di cattura. Non si prevedono colpi di scena perché lui si professa del tutto innocente.
Kevin Spacey #metoo, i numeri dei presunti crimini
Tutto parte da Hollywood quando, nel 2017, l’attore Anthony Rapp lo accusa di averlo aggredito sessualmente quando aveva solo 14 anni. Da allora i numeri sono lievitati:
“Sono circa una trentina di altri uomini quelli che si sono fatti avanti puntando il dito contro l’attore e denunciando diversi episodi di violenza e molestie, anche contro minori, creando così il Kevin Spacey #metoo.”
Se all’inizio della brutta faccenda Spacey aveva pubblicato un messaggio di scuse nei confronti di Rapp parlando di “un comportamento inappropriato perché sotto l’effetto di alcol” e di base facendo coming-out sulla sua omosessualità, poi la situazione è diventata ingestibile fino ad arrivare al processo di Londra.
Le conseguenze lavorative
Dal #metoo su Kevin Spacey è successo un terremoto che di base ha forzato a vita privata l’attore:
“Dal primo scandalo Netflix lo ha licenziato dalla serie di successo House of Cards e Ridley Scott lo ha letteralmente cancellato da Tutti i soldi del mondo, anche se il film era già stato completato. Il regista però ha voluto comunque rimpiazzarlo con l’attore Christopher Plummer.”
C’è stato un tentativo di ritorno al cinema di Kevin Spacey l’anno scorso. Franco Nero lo ha voluto nel film “L’uomo che disegnò Dio“, seconda esperienza dietro la macchina da presa dell’italiano, insieme a Stefania Rocca, Massimo Ranieri e Faye Dunaway ma bisogna capire cosa accadrà al lancio del lungometraggio qualora l’appello di luglio dovesse confermare le accuse.