Il giorno dopo la visita di Scholz, Macron e Draghi a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quotidiano tedesco “Die Welt” lancia una clamorosa indiscrezione: i tre leader avrebbero invitato Zelensky, a porte chiuse, a riprendere i colloqui con Putin. Per il giornale di Amsterdam la richiesta risponderebbe a una necessità ben precisa, vale a dire l’insostenibilità economica della guerra, fonte di decrescita e inflazione.
#Scholz, #Macron and #Draghi “behind closed doors” asked #Zelenskyy to resume talks with #Russia, reports Die Welt. pic.twitter.com/kRDxbfolOO
— NEXTA (@nexta_tv) June 17, 2022
Ucraina, Scholz, Macron e Draghi avrebbero confessato la proposta a porte chiuse
Incredibile retroscena della visita a Kiev tra Scholz, Macron e Draghi al presidente Zelensky. Stando a quanto riportato dal quotidiano olandese “Die Welt”, i tre leader europei avrebbero chiesto al leader ucraino di riprendere le trattative con Vladimir Putin per scongiurare una debacle economica che si prospetta all’orizzonte.
Una richiesta maturata solo pochi giorni dopo i nuovi dati europei sull’inflazione e a stretto giro con la chiusura del gasdotto Nord Stream, che ha ridotto del 60% la fornitura di gas verso la Germania. Gazprom ha giustificato lo stop sostenendo che si tratta di lavori di manutenzione programmata, tuttavia il vicecancelliere Habeck è convinto si tratti di uno strumento ritorsivo. Una mossa che ha contribuito a far schizzare il prezzo del gas a 146 euro/MWh. A proposito di energia, fonti ucraine fanno sapere che l’Europa ha donato 300 generatori per ripristinare la corrente elettrica nelle zone isolate.
Il Telegraph conferma: “Almeno due soldati americani sono stati rapiti”
L’altra faccia della guerra è quella delle vittime, cadute sul campo. L’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha aggiornato il numero di vittime civili ucraine dal 24 febbraio, ora 4481, sottolineando come si tratti di una sottostima a causa delle scarse informazioni che arrivano da alcuni luoghi. Al tempo stesso, il procuratore generale di Kiev parla di 322 bambini uccisi e 581 feriti, la stragrande maggioranza negli oblast di Kharkiv e Donetsk.
A Severodonetsk, intanto, prosegue lo scontro nello stabilimento chimico Azot, con centinaia di civili ancora intrappolati. Rimane per il momento inascoltata la richiesta ucraina di un corridoio umanitario da parte delle autorità ucraine di Lugansk. Intanto, si segnala un nuovo attacco a Zaporizzja, sempre ai danni di uno stabilimento chimico, ora in fiamme.
Ma la notizia principale, citata dal britannico Telegraph, riguarda il sequestro da parte delle milizie russe di almeno tre soldati americani. Una foto inequivocabile certifica il rapimento nei pressi di Kharkiv dei mercenari Robert Drucke, 39 anni, e Andy Huynh, 27.
Le parole di Medvedev e l’attesa per quelle di Putin
Giornata di dichiarazioni sul fronte russo. Il presidente Vladimir Putin parlerà oggi al Forum Economico di San Pietroburgo, come confermato dal portavoce del Cremlino Peskov. Ieri il ministro degli Esteri Lavrov ha concesso un’intervista alla Bbc, ribadendo il concetto di fondo dell’operazione speciale militare e che i veri criminali sono gli alleati europei dell’Ucraina. Ma hanno avuto un eco mediatico ben maggiore le dichiarazioni di Dmitry Medvedev, ex presidente russo:
“Ai fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti (epiteti per definire Scholz, Macron e Draghi, ndr) piace visitare Kiev, ma con zero utilità. I tre leader prometteranno all’Ucraina l’adesione all’Ue e confermeranno il sostegno militare. Poi si leccheranno i baffi con l’horilka (una vodka ucraina, ndr) e torneranno a casa in treno, come 100 anni fa. Va benissimo, ma tutto questo non avvicinerà l’Ucraina alla pace. Il tempo scorre”.