Prende corpo e forma la vendetta tra due rapper di origine maghrebina, Baby La Touche e Simba La Rue, dopo che quest’ultimo è stato aggredito in un agguato avvenuto a Treviolo, nella bergamasca. L’episodio, di cui manca la testimonianza diretta, avviene a stretto giro dalla vicenda di pochi giorni fa a ruoli invertiti, mentre Simba La Rue è l’unico a essere già noto alle forze dell’ordine per un Daspo Willy (anti-rissa) emesso nel 2020.

Caso Simba La Rue, il rivale Baby Touche si professa innocente

Il giovane rapper Simba La Rue, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, è stato vittima di un agguato nella serata di giovedì a Treviolo, nella bergamasca, mentre accompagnava a casa la fidanzata. Il 23enne di origini tunisine, ma residente a Lecco, ha subito diverse ferite riconducibili a un coltello. Sul caso indagano i carabinieri di Bergamo, intervenuti dopo che alcuni residenti erano stati allertati dalle continue urla del ragazzo. Al momento le sue condizioni non sono gravi, per quanto la vittima sia stata colta di sorpresa, e si trova ricoverato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII°.

La pista principale seguita dagli inquirenti porta a un regolamento di conti. E’ infatti noto il rapporto conflittuale tra Simba La Rue e Baby Touche, alias Amine Amagour, un rivale della scena rap che era stato sequestrato da Simba solo pochi giorni fa. Della prima aggressione esiste la testimonianza diretta delle Stories Instagram postate dallo stesso Mohamed, dove si vede chiaramente il rivale con il naso insanguinato. Al contrario, sul secondo agguato c’è l’ombra di un membro della cerchia di Baby Touche, a sua volta tradito da una Stories in cui rivendica “l’assalto faccia a faccia, ora siamo a posto”.

Baby Touche ha comunque precisato di non aver niente a che fare con l’aggressione:

“Io faccio musica, tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra a nessuno. Nessuno di noi vuole una madre che piange”