Incendio Malagrotta, oggi e domani tutti gli asili nido e le scuole dell’infanzia nel raggio di sei chilometri resteranno chiuse su disposizione del Comune di Roma. L’Amministrazione comunale corre ai ripari per tutelare i più piccoli dopo l’incendio partito ieri pomeriggio dal capannone del gassificatore, che poi si è allargato andando a interessare anche uno dei due impianti Tmb di Malagrotta (il Tmb2, il più grande), che tratta 900 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno. Un’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri “per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione” dispone:
- la sospensione delle attività scolastiche e dei centri estivi, pubblici e privati; il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata;
- il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile;
- il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata.
Si raccomanda di limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti.
In caso di emergenza contattare il Numero Unico Emergenze 112 o la Sala Operativa h24 della Protezione Civile di Roma Capitale al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200.
Fiamme sotto controllo, bruciano 2 capannoni
“Lavoro lungo ancora da fare, ma le fiamme sono sotto controllo: al momento sono al lavoro 60 vigili del fuoco, con 15 mezzi”.
Lo ha detto all’agenzia Agi Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco, presente all’impianto di Malagrotta.
“A bruciare sono i rifiuti e gli impianti del Tmb 2 contenuti in due capannoni industriali, uno da 20 mila metri quadrati, e un secondo da 10 mila metri. Le strutture non sono collassate”.
In merito alla situazione del rogo, Cari ha detto che “le fiamme sono state messe sotto controllo e confinate già ieri sera, quindi non possono estendersi. Resta un importante e lungo lavoro di bonifica da fare. L’incendio produce ancora fumo, anche se molto meno rispetto a ieri. Il consiglio per i residenti è di rimanere a casa con finestre chiuse”.
Incendio Malagrotta cause
Al momento il rogo è sotto controllo: i vigili del fuoco, una sessantina in tutto, hanno lavorato tutta la notte per confinare le fiamme ed evitare che interessassero altre strutture e si propagassero all’esterno. Ma per spegnerlo definitivamente ci vorranno diversi giorni. Ancora da chiarire le cause dell’incendio su cui indaga la Procura. Al momento sembrerebbe che il rogo si sia sviluppato non nell’area di lavorazione dei rifiuti, ma in un capannone di stoccaggio del Cdr, ovvero dove vengono ordinate le balle d’immondizia pronte ad essere trasferite per diventare combustibile. Sarà trasmessa oggi in Procura, a Roma, una prima informativa sul vasto incendio. Alla luce dell’incartamento che i carabinieri intervenuti invieranno a piazzale Clodio verrà formalmente aperto un fascicolo di indagine. Verifiche verranno affidate per capire se si è trattato di un evento doloso o colposo. A Roma è il terzo incendio in un Tmb in quattro anni: il primo distrusse completamente nel 2018 il Tmb Salario. Altri roghi parziali negli anni hanno interessato il sito di Rocca Cencia.
Incendio Malagrotta, emergenza rifiuti
Il rogo del Tmb2 di Malagrotta, divampato nel tardo pomeriggio di ieri per cause ancora da accertare, rischia di riportare la Capitale alle soglie dell’emergenza rifiuti. Il già fragilissimo ciclo di raccolta e smaltimento cittadino si poggia su appena 3 Tmb, due a Malagrotta appunto ed uno a Rocca Cencia, sul termovalorizzatore di San Vittore (in provincia di Frosinone) e sul trasporto di tonnellate di parti di lavorazione, che ogni anno finiscono in impianti sparsi in altre regioni quando non all’estero. Ora uno dei 3 Tmb è fuori uso.
“L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate,
ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri che ha aggiunto:
“Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima – prosegue – le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi.
L’Arpa Lazio, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio, si è recata nell’area colpita dal rogo e ha installato dei campionatori che serviranno a verificare eventuali effetti sulla qualità dell’aria. Nelle prossime ore si avranno i primi riscontri a partire dalle centraline fisse.
Presidente Ecomafie, Vignaroli: “Situazione gravissima”
“Situazione gravissima”. A definire così le conseguenze del rogo di Malagrotta è il presidente della commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli. Vignaroli, che da ieri sera sta seguendo l’evolversi della situazione, si è recato sul sito dell’incendio con i Carabinieri del Noe per approfondimenti.
Giorgia Meloni: “Chiarire cause e rispondere a cittadini”
“Le immagini dell’incendio del vecchio gassificatore e di uno dei Tmb di Malagrotta a Roma sono terribili. Un disastro ambientale le cui cause devono essere chiarite il più presto possibile per individuare anche eventuali responsabili”, dice Giorgia Meloni. “L’incendio rischia di innescare una nuova emergenza rifiuti nella Capitale e mettere in pericolo la salute pubblica. Fratelli d’Italia si augura la convocazione immediata del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, chiede al ministro della Transizione ecologica Cingolani, al presidente della Regione Lazio Zingaretti e al sindaco di Roma Gualtieri di dare informazioni chiare ai cittadini, in particolare coloro che vivono nella già martoriata Valle Galeria, e di spiegare cosa intendano fare per evitare che la Capitale viva un nuovo incubo rifiuti”, osserva ancora la leader FdI.
“Fratelli d’Italia è pronta a fare la sua parte e a dare il suo contributo, ad ogni livello. Gli esponenti di FdI saranno da questa mattina sul territorio per ascoltare le esigenze dei cittadini maggiormente coinvolti”, conclude.