Dopo giornate bollenti per la borsa italiana e di tutta l’Europa, seguiti alla scelta della governatrice Christine Lagarde di rialzare i tassi, la Bce scende in campo. La Banca Centrale europea ha infatti deciso di conferire mandato ai Comitati dell’Eurosistema, per accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione da sottoporre al Consiglio direttivo. Il direttivo si è riunito per uno scambio di opinioni sull’attuale situazione del mercato e ha deciso che “applicherà flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio Pepp”, al fine di “preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, condizione preliminare affinché la Bce sia in grado di realizzare i suoi mandato di stabilità dei prezzi“. Il Pepp è l’acronimo del Pandemic emergency purchase program, il programma della bce di acquisto titoli pubblici e privati per complessivi 1.850 miliardi istituito per fronteggiare al meglio la crisi pandemico-economica.
L’obiettivo della Bce: riportare l’inflazione sotto il 2%
Secondo Fabio Panetta, componente del board della Bce in audizione al Parlamento europeo, “il messaggio principale” del comunicato del Consiglio direttivo della Bce “è che nella nostra fase di normalizzazione, per raggiungere gli obiettivi di inflazione, potremmo trovare sulla strada che i mercati reagiscono eccessivamente. E questo potrebbe significare che saremmo impediti nell’operare la nostra nostra politica monetaria, nell’aggiustare la nostra linea”. Lo stesso Panetta ha aggiunto: “Una cosa che deve essere molto chiara”: l’azione contro la frammentazione “non impedisce la nostra politica monetaria ma è condizione necessaria per portare l’inflazione di nuovo al 2%”.
Anche il falco Klaas Knot, governatore della banca centrale olandese rassicura: “Qualora la flessibilità del programma di reinvestimenti non bastasse, state tranquilli, siamo pronti“, ha detto Knot, spiegando che “non sappiamo se basta, dipende un po’ da come reagiranno i mercati”.
Le borse tornano a respirare: Milano sugli scudi
E i mercati sembrano aver reagito bene. La Borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo e si conferma maglia rosa in Europa, dopo le comunicazioni della Bce: il Ftse Mib ha guadagnato il 2,87% a 22.473 punti. La scelta dell’Eurotower di approntare al più presto uno ‘scudo anti-spread’ ha aiutato soprattutto il comparto bancario che ha trainato l’intero listino. Buone notizie anche per lo spread: l’annuncio della bce ha fatto crollare il differenziale tra il Btp decennale e l’omologo Bund tedesco, terminando la giornata a 227 punti, dopo che ieri si era spinto fino a quota 253, come non accadeva da aprile 2020. Il tasso dei titoli italiani si è riportato sotto il 4%, in zona 3,90%.