La malattia di Lyme è l’infezione che si diffonde a causa delle zecche. Quali sono i sintomi?
Malattia di Lyme, cos’è e perché si diffonde
La malattia di Lyme è un’infezioneche si presenta maggiormente con l’arrivo delle temperature più calde.
E’ provocata dal batterio Borrelia burgdorferi, che si trova comunemente in animali come topi e cervi. Le zecche Ixodes possono infettarsi con i batteri quando pungono un animale infetto, per poi trasmetterlo ad una persona attraverso una puntura successiva.
Sintomi
I primi sintomi si presentano dopo alcune settimane dal morso della zecca e sono generalmente febbre, eruzione cutanea, mal di testa, dolori diffusi (muscolari, articolari, ossei), collo rigido e debolezza.
La diagnosi è abbastanza semplice, in quanto bastano semplici esami clinici anche nei primi stadi dell’infezione. Tuttavia i professionisti eseguono anche test sierologici utili per diagnosticare eventuali complicanze cardiache, reumatologiche e neurologiche. Esse infatti potrebbero verificarsi in fase tardiva della malattia; dopo aver diagnosticato la malattia di Lyme, la cura prevede la somministrazione di antibiotici appositi.
Come estrarre una zecca
Bisogna estrarre il parassita il più velocemente possibile perché minore è il tempo di permanenza e minore è il rischio di inoculazione di patogeni (al di sotto delle 36 ore il rischio è minimo).
Si deve utilizzare una pinzetta per afferrare la zecca il più possibile vicino alla cute dell’ospite per evitare di rompere l’apparato boccale (rostro); si raccomanda di non afferrarla a livello del corpo per evitare pericolosi rigurgiti di materiale attraverso un effetto siringa.
Poi si deve estrarre il parassita tirando verso l’alto con una forza costante (alcuni autori suggeriscono di imprimere un effetto rotatorio). Se il rostro dovesse rompersi si noterà un puntino nero residuo sulla pelle ed è consigliabile cercare di estrarlo con le pinzette o con la punta di un ago sterile. Una volta estratta bisogna uccidere la zecca immergendola in alcool, avvolgendola in nastro adesivo, bruciandola o eliminarla mediante lo sciacquone, ma nonschiacciarla con le dita.
Dopodiché, disinfettare la cute con un disinfettante trasparente (non usare iodopovidone, il cui colore marrone non permetterebbe nei giorni seguenti di evidenziare eventuali segni di infezione). In caso di comparsa di reazione nei giorni seguenti contattare un medico per verificare (a maggior ragione in caso di comparsa di eritema a forma di bersaglio, di febbre, dolori articolari).