Il Gran Premio di Baku ha lasciato strascichi emotivi ma anche, e soprattutto, conseguenze sulla corsa al Mondiale della Ferrari e dei suoi piloti.
Inoltre la doppietta Redbull ha portato a 34 punti il distacco tra Verstappen e Leclerc, e a 80 la differenza punti tra la scuderia di Milton Keynes e il Cavallino Rampante.
In un’intervista a Eurosport Giancarlo Minardi, presidente della Commissione monoposto e massimo dirigente dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, ha analizzato il momento della Rossa.
Ferrari e affidabilità
“Credo che le considerazioni da fare seguano due binari, ovvero se la causa della rottura riguarda un prodotto di fabbricazione esterno oppure se è frutto di un aggiornamento della power unit scarsamente consistente. Da quel leggo, pare sia la prima ipotesi e questo spiegherebbe anche i problemi avuti dalle scuderie clienti dal momento che io non credo che queste girino con lo stesso livello di potenza del team ufficiale“.
Le aspettative per il GP del Canada
“Difficile da dire. Ferrari io credo adotterà una strategia conservativa sul motore per evitare nuove rotture, ma su una pista dove la potenza conta molto sarà da capire come inciderà. A Baku, in rettilineo, Leclerc andava più forte di Verstappen e nonostante l’effetto scia nei 2,2 km l’olandese non è mai riuscito ad attaccarlo. E’ una situazione complessa perché alla fine la Rossa andrà sicuramente in penalità e sarà da capire quando, mentre Red Bull è in linea con il proprio piano d’azione“.
Il Mondiale della Ferrari è già finito?
“Direi di aspettare per un’affermazione così perentoria. Mancano ancora 14 gare alla fine, certo se la tendenza è questa la sfida si fa complicata per la Rossa“.