Bradley Cooper ha svelato i dettagli di uno dei periodi più brutti della sua vita, segnato da depressione e tossicodipendenza e arrivato prima del successo ottenuto con Una Notte da Leoni.
Bradley Cooper e la tossicodipendenza: “Non avevo autostima ed ero completamente depresso”
Bradley Cooper parla a cuore aperto di uno dei periodi peggiori della sua vita.
Conosciuto oggi come uno degli attori più apprezzati e famosi di Hollywood, Cooper ha raccontato nel podcast Smartless del collega Jason Bateman, che prima del successo, la sua vita era sprofondata nella depressione e nella tossicodipendenza. Un tipo di esperienza che può aver influenzato la sua ultima interpretazione in La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, con il ruolo di un uomo in preda a demoni personali.
Cooper ha raccontato che gli anni in questione erano precedenti all’affermazione con la commedia Una Notte da Leoni. L’attore si trovò a gestire i primi ruoli importanti ma anche la solitudine nella città di Los Angeles, trovando consolazione nell’alcol e nella cocaina.
“Ero convinto di avercela fatto quando mi presero per una pubblicità di Wendy’s [catena di fast food popolare negli USA n.d.r.], e chiamai subito mio padre per dirgli che qualche porta si stava finalmente aprendo davanti a me. Insomma, ero certo di avercela fatta. Ma trasferirmi a Los Angeles per girare la serie Alias, mi fece sentire come se fossi tornato a liceo: non riuscivo a entrare nei locali e le ragazze nemmeno mi guardavano. Ero completamente depresso. Mi sentivo perso ed ero dipendente dalla cocaina, che era l’altra cosa che mi tormentava all’epoca. Fu in quel periodo che mi recisi il tendine d’Achille, subito dopo essere stato licenziato e aver abbandonato Alias“.
Una Notte da Leoni, il successo e la ripresa
Oggi Bradley Cooper si è lasciato i suoi demoni alle spalle.
Come sottolineato proprio da Jason Bateman nel corso dell’intervista, Cooper è ora “l’antitesi del se stesso di un tempo: “caloroso, premuroso e generoso”.
Un ruolo centrale in questo è stato svolto dall’attore Will Arnett, amico di Cooper e, secondo quest’ultimo, responsabile della sua ripresa. Nel 2004, infatti, Arnett era passato a casa dell’attore nel tardo pomeriggio e si accorse che Cooper non aveva ancora portato fuori i cani per la loro abituale passeggiata.
“Fu la prima volta che mi resi conto di avere un problema con l’alcol e la droga, e fu proprio Will a dirmelo e non lo dimenticherò mai. Ha cambiato completamente la mia vita”.
Cooper è consapevole che sia stata una fortuna che tutto questo gli sia capitato prima di trovare la fama, in modo da essere inngrado di gestirla senza il timore di eventuali ricadute.
“Avevo 36 anni quando ho recitato in Una Notte da Leoni, quindi sono passato attraverso tutto questo prima che il successo invadesse la mia esistenza quotidiana. Ho affrontato quest’incubo tra i 29 e i 34 anni e questo mi ha permesso di potermi trovare di fronte a qualcuno e poter respirare, ascoltare e parlare. E devo tutto questo a Will, che si è preso il rischio di fare quella conversazione con me nel luglio del 2004, spingendomi a cambiare la mia vita”.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.