I costi dell’energia sono ormai diventati il primo argomento di discussione a livello internazionale collegato al conflitto tra Russia e Ucraina. Nelle ultime settimane sia il prezzo del gas che dell’elettricità è tornato a salire. A questo si aggiunge il prezzo dei carburanti che sommato alle altre spese ha messo in difficoltà molte famiglie. Si sta pensando quindi ad una ulteriore riduzione dei costi dell’energia e di conseguenza un nuovo sconto per i consumatori sulle bollette.
Un recente esame dell’Arera, l’Autorità dell’energia, ha evidenziato come sui contratti di approvvigionamento del gas sia emersa una discrepanza tra costi per le compagnie e tariffe finali ai consumatori. Il tema degli extra-utili, rimane centrale anche su come i contratti di approvvigionamento incidano sul mercato. Da qui la decisione di ridurre il carico sull’utente attraverso l’arrivo di un nuovo sconto di circa il 20% degli importi. L'esame dell'Arera, nello specifico nel nostro paese, su mandato del Governo ha creato ed inviato successivamente una relazione dettagliata a Parlamento e Palazzo Chigi.
Analizzando i contratti, si evidenzia come le compagnie abbiano contratti a lungo termine con prezzi determinati, ma questi contratti vengono sottoposti ad adeguamenti annui e indicizzati alle quotazioni. Questo, per tutelarsi dalle oscillazioni le compagni comprano derivati che hanno un costo e pesano sul prezzo finale. La soluzione quindi sarebbe che a versare la differenza tra il valore dei contratti pluriennali e le nuove tariffe, se superiore, siano le stesse compagnie, sgravando così i consumatori. Nello specifico la riduzione dei costi di commercializzazione porterebbe vantaggi sia agli utenti del mercato libero sia a quelli del mercato tutelato.
Ad intervenire su questa nuova mossa nel nostro paese è del presidente Carlo Rienzi che spiega: "Mentre i grandi operatori energetici registrano risultati economici record grazie all'impennata delle bollette di luce e gas, i consumatori subiscono effetti dirompenti non solo sulle fatture ma anche su prezzi e tariffe, che salgono costantemente a causa del caro-energia. Per tale motivo riteniamo doveroso non solo destinare parte degli extra-profitti agli utenti per indennizzarli anche solo parzialmente degli immensi danni economici subiti, ma chiediamo al governo di innalzare l'aliquota della tassa a carico delle società energetiche, portandola almeno al 60%, così da trovare risorse aggiuntive per contrastare il caro-bollette".