Si scrive Jalisse e si legge “Fiumi di parole”, la canzone con cui vinsero inaspettatamente il Festival di Saremo del 1997 e con cui parteciparono all’Eurovision. Ora il duo formato da Fabio Ricci e Alessandra Drusian è tornato con un nuovo singolo, “Sveglia”, raccontato in diretta nella giungla di Radio Cusano Campus, “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata ideale anche per ritornare sulle cicliche esclusioni dall’Ariston degli anni successivi alla vittoria e per ragionare sul futuro.
Sul primato indie dei Jalisse
“Nessuno credeva in noi e in “Fiumi di parole” per cui, nel lontano 1997, abbiamo creato una nostra piccola etichetta discografica e ci siamo presentati autonomamente al Festival di Sanremo. Nello stupore di tutti, anche il nostro, abbiamo vinto ma la cosa non deve aver fatto piacere al settore. In fondo eravamo del tutto indie, in anni in cui questo non andava per nulla di moda. Diciamo che i primi indie, quindi, siamo stati noi con quell’exploit sul palco dell’Ariston.”
Su quel Sanremo che cambiò tutto
“Dopo quella vittoria tutti conoscevano i Jalisse, anche in Europa. Perché, come da regolamento, partecipammo all’Eurovision Song Contest a Dublino arrivando quarti. Fu l’occasione per iniziare un tour internazionale che portò la nostra musica ad essere presente anche su alcuni voli di linea degli Stati Uniti mentre in Italia continuavano a farci ostruzionismo. In pratica chi volava da New York a Los Angeles ascoltava “Fiumi di parole” mentre da noi non passavamo neanche nelle radio più piccole. Contrasti che contraddistinguono da sempre la nostra carriera.”
Sul nuovo singolo “Sveglia”
“E’ il quarto estratto di “Voglio emozionarmi ancora“, un album che abbiamo scritto e registrato in piena pandemia, quando sembrava una follia fare musica nuova perché il paese era fermo. E invece, tra pomodorini da innaffiare e pane fatto in casa, ci siamo messi sotto per regalare un po’ di svago alle persone. Questa canzone vuole essere il simbolo della rinascita definitiva. La frase chiave è “Ma quanta bella gente c’è stasera” che si dice quando si arriva in un posto bello dove si vuole stare bene.”
Su come saranno i Jalisse tra 100 anni
“Io tra 100 anni vedo il ritorno dei Jalisse a Sanremo. Magari ci iberniamo per un po’, per arrivarci freschi, ma siamo fiduciosi. In fondo sono esattamente 20 anni che una nostra proposta, sempre diversa, viene scartata dai vari Direttori Artistici.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista dei Jalisse:
Ecco il video di “Sveglia” dei Jalisse: