Esame di maturità 2022. Solo la metà degli studenti è convinta di farcela senza dover ricorrere alle ripetizioni dell’ultimo minuto. I dati emergono da un sondaggio Skuola.net | Ripetizioni.it, piattaforma leader in per la ricerca di lezioni private. Su un campione di 500 maturandi, in vista degli esami, solamente 1 su 2 ha affermato in modo netto di non aver bisogno di alcun sostegno, convinto di farcela tranquillamente da solo.

Esami di maturità 2022: spaventa l’esame tradizionale tra scritti e orale.

Mai come quest’anno, in vista della Maturità, gli studenti dell’ultimo anno delle superiori hanno manifestato con forza la necessità di essere supportati nella preparazione delle prove finali. A spaventare è l’esame nella sua globalità e la sua struttura tradizionale, completa, perlomeno nella forma. Non solo e non tanto quindi preoccupa il ritorno delle prove scritte, sospese nel biennio 2020-2021. Nel 50% dei casi i ragazzi hanno dichiaro a Skuola.net di sentire la necessita di rinforzare attraverso le ripetizioni tutte le prove, in egual misura.

Gli scritti – specie quello “di indirizzo”, probabilmente il più complesso – un po’ di timore comunque lo suscitano. Per il 23% è proprio la seconda prova quella da tenere più in considerazione durante le lezioni private, appena il 5% invece si sta facendo aiutare sullo scritto di italiano o in modo paritario su entrambe le prove collettive. Ma c’è anche chi, nonostante stavolta sia in versione standard e non “maxi”, continua a temere in primis il colloquio orale. Circa 1 studente su 5 sfrutta le ripetizioni per ripassare i programmi scolastici e “simulare” quanto più possibile l’interrogazione finale.

Non solo per gli esami, le ripetizioni vanno tutto l’anno.

Già nel corso dell’anno scolastico, il 22% dei maturandi raggiunti dall’indagine di Skuola.net racconta di essere stato “costretto” a ricorrere alle ripetizioni. Un ulteriore 18% è riuscito a cavarsela gratis con amici, genitori e parenti che si sono calati nel ruolo di tutor. Tuttavia, visto che la Maturità incombe  “almeno” dei ragazzi si sta facendo affiancare nello studio. Ma numeri potrebbero essere molto più alti. Tutto dipende da ciò che poi avrà fatto quel 27% che, pur dichiarando la voglia di aiutarsi con le ripetizioni private per approcciarsi con maggiori sicurezze all’esame, ancora non sapeva se sarebbe riuscito a farle (per ragioni economiche, logistiche, ecc.)

Matematica e scienze le materie più richieste nelle lezioni private.

Il podio delle discipline più gettonate da coloro che hanno preso ripetizioni private, vede in prima posizione la Matematica (il 75% ha svolto lezioni in questa materia), in seconda le Scienze in generale (ci è passato il 38%), e le Lingue Straniere (così per il 19%)

Purtroppo, infatti, neanche quest’anno sono mancate le difficoltà, spesso di tipo “strutturale”. Solo il 14% addita il motivo del ricorso alle ripetizioni allo scarso impegno personale. Tutti gli altri puntano il dito sulla Dad, sulle difficoltà di apprendimento nonostante la buona volontà, sui docenti ritenuti poco preparati o assenti per lunghi periodi. Alla fine, il conto è salato: considerato l’anno scolastico nella sua interezza, il budget di spesa medio stimato per famiglia, sulla base delle indicazioni che hanno fornito gli studenti intervistati, è nell’ordine dei 376 euro a famiglia.

 “Dove la scuola non arriva, per sostenere la preparazione dei maturandi arrivano in soccorso le ripetizioni private. Quest’anno più che in passato. Sono tornati infatti gli esami di Stato in formato quasi standard ma, nel contempo, gli studenti sono reduci da tre anni particolarmente difficili a causa della pandemia e del frequente ricorso alla Dad o alle quarantene. Così, non sempre è stato possibile assicurare continuità nella didattica per via della presenza discontinua di docenti e studenti. E allora le famiglie hanno attinto al bilancio casalingo: un quarto dei maturandi ha preso lezioni private nel corso dell’anno scolastico e altrettanti lo stanno facendo in questi giorni, con una spesa media annuale stimata di quasi 380 euro per studente”.

Marco Sbardella, responsabile del portale Skuola.net