Accadde oggi, 15 giugno 1978: Leone si dimette dal Quirinale. Giurista e uomo politico italiano nato a Napoli nel 1908, morto a Roma nel 2001, Giovanni Leone fu deputato della Dc prima alla Costituente, poi alla Camera dal 1948. Presidente della Camera dei deputati dal 1955 al 1963. Nel 1963 e nel 1968 capo di due governi monocolore democristiani. Senatore a vita dal 1967, Giovanni Leone nel 1971 fu eletto presidente della Repubblica. Si dimise 44 anni fa, poco prima della scadenza del mandato, in seguito a una pressante campagna di stampa che lo accusava di essere coinvolto in una vicenda di tangenti.
Accadde oggi, 15 giugno 1978: Leone si dimette dal Quirinale
Dal 1936 professore di Procedura Penale all’Università di Messina, successivamente insegnò a Bari, Napoli e Roma. Esordì in politica nel 1944 tra le file della Democrazia cristiana. Leone diede un rilevante contributo alla elaborazione della Costituzione della Repubblica italiana soprattutto come relatore del titolo concernente la magistratura e la Corte Costituzionale. Fece inoltre parte della Commissione Giustizia del Senato, lavorando in particolare alla legge di riforma del codice penale.
Giovanni Leone Presidente della Repubblica
Leone svolse il suo mandato in un periodo particolarmente difficile, al punto da essere costretto, per la prima volta nella storia della Repubblica, a sciogliere anticipatamente il parlamento nel 1972 e nel 1976. Negli ultimi tempi del suo mandato al Quirinale poi, Giovanni Leone fu più volte oggetto di campagne di stampa che lo indicavano come compromesso con lo “scandalo Lockheed”: l’azienda aerospaziale americana che pagò tangenti per assicurarsi forniture all’aeronautica italiana. Alcune forze politiche, preoccupate che le accuse, seppur prive di prove dirette, mettessero in crisi la credibilità della figura del Presidente della Repubblica, insistettero allora perché Leone si dimettesse.