Ci sono due piccole-grandi storie che fanno bene allo sport perchè vedono protagonisti due giovanissimi. Sono state raccontate dal quotidiano La Nazione

La prima storia è quella di Edoardo Ferrari, dieci anni, allievo della palestra Yama Arashi di Piacenza che nei giorni scorsi ha partecipato a Jesolo ai Campionati italiani di kickboxing. Edoardo vince la medaglia d’oro a tavolino perchè il suo avversario non riesce ad arrivare in tempo al palasport per problemi di viabilità. Invece di portarsi a casa la medaglia senza combattere, Edoardo ha aspettato per due ore l’altro atleta e ha combattuto. Per la cronaca ha vinto la gara. Comportarsi con lealtà alla fine paga e non fa perdere la speranza in un mondo migliore che va costruito partendo da piccoli gesti. Preferisce non far gol per soccorrere un avversario.

Preferisce non far gol per soccorrere un avversario

L’altro esempio di fair play viene da Firenze ed ha come protagonista Riccardo Billi, dieci anni di età e calciatore della  Rinascita Doccia di Sesto Fiorentino. Durante una partita, in un contrasto in area di rigore, un avversario che lo fronteggia cade spianandogli la strada per la porta. Avrebbe potuto segnare un gol già fatto ma ha preferito subito accertarsi delle condizioni dell’avversario a terra. Non ha realizzato una facile rete che avrebbe dato la vittoria alla sua squadra ma ha dato una lezione di sportività.

Edoardo e Riccardo, due bambini che non sappiamo se diventeranno campioni nelle rispettive discipline sportive ma di sicuro hanno già conquistato la medaglia d’oro del fair play.

Stefano Bisi