Nancy Crampton-Brophy, autrice del saggio “Come uccidere un marito”, è stata condannata all’ergastolo per l’omicidio di suo marito. Purtroppo non si tratta di una barzelletta. La donna, 71 anni, ha ucciso nel giugno 2018 suo marito, lo chef Daniel Brophy.
La ricostruzione dell’omicidio
Nei documenti del tribunale, i pubblici ministeri hanno affermato che l’uomo di 63 anni è stato colpito a colpi di arma da fuoco due volte: una alla schiena (mentre si trovava davanti ad un lavandino) e poi al petto, a distanza ravvicinata.
La coppia aveva debiti – i romanzi auto pubblicati di Crampton-Brophy non hanno avuto un grande successo – e il marito aveva un’assicurazione sulla vita di 1 milione di dollari.
I pubblici ministeri hanno detto che la donna ha seguito suo marito al lavoro e gli ha sparato con una pistola Glock. Sul posto gli investigatori hanno trovato due bossoli da 9 mm. Nancy Crampton-Brophy aveva anche acquistato un kit di montaggio della “pistola fantasma” che gli investigatori hanno poi trovato in un deposito. Le “pistole fantasma” sono armi da fuoco non registrate e non rintracciabili.
Il saggio: “Come uccidere un marito”
Nancy Crampton-Brophy in tribunale ha dichiarato:
Quello che posso dirvi è che l’ho fatto per scrivere. Non volevo, come potreste pensare, uccidere mio marito.
Nel 2011, Nancy Crampton-Brophy ha pubblicato sul suo blog un post intitolato “Come uccidere un marito”.
Come scrittore di suspense romantico, passo molto tempo a pensare all’omicidio e, di conseguenza, alle procedure di polizia.
Iniziava così il post di 700 parole. Quest’ultimo è stato pubblicato su un blog chiamato “See Jane Publish” che da allora è stato reso privato. Il saggio è stato suddiviso in sezioni che descrivono in dettaglio i pro e i contro dell’uccisione di un marito malvagio. Il saggio tuttavia non è mai stato considerato una prova poiché è stato scritto diversi anni fa.