Covid Cina
Da sabato 11 giugno Shanghai è tornata quasi del tutto in lockdown per un ciclo di test di massa contro il Covid-19 che è durato per tutto il weekend. Riguardo alla situazione nella città cinese, siamo tornati ad ascoltare la testimonianza di Andrea Rumere, chef piemontese che da anni vive e lavora a Shanghai, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Il racconto di Andrea Rumere da Shanghai
“Il 1 giugno hanno riaperto dopo 4-5 giorni in cui c’erano meno casi -ha affermato Rumere-, però poi c’è stata una festa generale per le strade, tutti nei ristoranti, e a distanza di pochi giorni hanno fatto un nuovo lockdown. Adesso siamo a 10-15 casi al giorno. E’ pazzesco. Hanno richiuso persone dentro ai palazzi. Continuano a provare diverse strategie. Tre o quattro compound hanno chiuso, hanno richiuso i ristoranti, quindi c’è solo la possibilità di ordinare takeaway, i supermercati sono aperti, c’è sempre la paura che si possa tornare a quindici giorni fa, perché comunque i tamponi continuano a farli. Viviamo con l’ansia, però siamo ottimisti sul fatto che prima o poi devono mollare con questi lockdown di massa. Nel mio ristorante avevamo riaperto facendo anche bei numeri, ora lavoriamo solo con l’asporto. Ancora non posso andare a Nanchino dai miei perché altrimenti dovrei farmi due settimane di quarantena a mie spese in un albergo scelto da loro. Noi comunque stiamo facendo tutte le pratiche per rientrare in Italia, rientreremo ad agosto“.