La notizia era nell’aria da giorni, ma ora è ufficiale: le mascherine non saranno obbligatorie agli esami di maturità che vedranno in aula oltre 550 mila studenti.
La decisione è arrivata dal ministro della Salute Roberto Speranza e quello dell’istruzione Patrizio b. Dopo giornate di pressioni e polemiche politiche si sceglie quindi la via più soft. Ovviamente questo vale anche per l’esame di terza media, dove il numero di alunni è simile a quello delle superiori.
Ore serve un decreto per rendere operativa la nuova misura.
Gli infettivologi: “Era meglio tenere la mascherina alla maturità”
Queste le parole di Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma.
“Meglio tenerla, sia allo scritto che all’orale. Sarebbe opportuno raccomandare il dispositivo ai maturandi». E poi, aggiunge, nella situazione epidemiologica attuale «la raccomanderei al chiuso e nei luoghi affollati, penso anche ai mezzi pubblici e agli aerei”.
La diatriba della mascherina è da tempo che tiene banco: molti politici hanno chiesto la rimozione per gli esami, e nonostante la richiesta che fossero le singole commissioni a decidere i presidi hanno chiesto a gran voce che “il governo prendesse la responsabilità sulla scelta”.
Mascherine alla maturità: mercoledì il Consiglio dei Ministri
La misura che decreterà l’abolizione della mascherina andrà in CDM mercoledì, quindi almeno fino ad allora gli esami di terza media iniziati andranno fatti con la mascherina. Discorso diverso per la maturità, che inizierà il 22 giugno.
Nel frattempo si aspetta anche una decisione univoca per l’utilizzo delle mascherine in tutti i luoghi chiusi.